Tinder è schizzato nei trend delle ricerche nazionali in una notte di gennaio, senza apparente motivo visto che si tratta di un’app che esiste dal 2012. Perché proprio ora, perché in maniera così repentina? E’ bastato un servizio della Iena Cizco nel corso della prima puntata di XLove a far scoppiare l’interesse di giovanissimi e non solo per questo strumento.
Inutile soffermarsi su cosa sia Tinder e come funzioni, l’avrete letto oramai davvero ovunque in questi ultimi due giorni. Ciò che mi incuriosisce realmente è il modo in cui sia stata ancora una volta la televisione a portare alla ribalta uno strumento.
Lo stesso Tinder, infatti, esiste dal 2012, nato in seno alla solita università californiana, dal solito manipolo di geek all’avanguardia che, scoprendo l’acqua calda, si è messo lì e smanettando ha dato corpo al desiderio di tutti: rimorchiare.
Ma Tinder vanta degli illustri antenati, primo tra tutti Meetic. Ragazzi, oramai lo sanno tutti, al giorno d’oggi sono quasi più le coppie che si son conosciute su Meetic che quelle nate dalla presentazione di amici.
Eppure, al primo “Oh!” di un personaggio televisivo, tutti lì a cercare di scoprire l’America.
E giù via a criticare le Iene che si son prestate a fare pubblicità a questa app che, guarda caso, all’indomani del servizio, ha visto crescere vorticosamente i suoi utenti.
Ma cosa vorrà allora dirci l’autrice di questo articolo? Aprite gli occhi, siate curiosi, morbosamente affamati di conoscenza. Se avete un bisogno cercate, studiate, chiedete, arrivate da soli alle opportunità di soddisfazione dello stesso. Non aspettate pigri e passivi che il vostro futuro sia costruito da sagome che parlano attraverso una scatola immobile.
Siamo nel 2015, la tecnologia spiana la strada ad un mare di opportunità, dovete solo coglierle.