Fratelli di Pino Daniele assenti ai funerali? Polemica coi figli sulle esequie a Roma

Nuove polemiche intorno ai funerali di Pino Daniele, con i fratelli del bluesman che si fanno portavoce del dolore dei napoletani

Pino Daniele morto: cuore tra i rifiuti organici

INTERAZIONI: 7

Il dolore, le scelte difficili della famiglia e le incomprensioni rischiano di trasformare in una brutta pagina di cronaca l’addio a Pino Daniele: Carmine Daniele, 57 anni, uno dei fratelli dell’artista scomparso nella notte del 5 gennaio per un infarto, fa sapere che insieme ad altri parenti non parteciperà ai funerali in programma mercoledì 7 gennaio 2015 al Santuario del Divino Amore di Roma.

Sin dal primo annuncio i fratelli dell’artista erano parsi contrari alla decisione dei figli di celebrare le esequie nella Capitale, dove vivevano da sempre col padre, e non nella Napoli che ha dato i natali al cantautore. Nel giorno dell’Epifania, funestato dalla polemica per la camera ardente chiusa al pubblico dopo l’episodio della foto della salma apparsa online, Carmine ha parlato alla stampa annunciando la probabile assenza di molti dei cinque fratelli del bluesman ai funerali romani.

Un gesto di protesta, spiega Carmine, parlando anche a nome di Salvatore e delle sorelle Patrizia e Rosaria, non vedenti e già colpite da infarto.

Domani non andremo a Roma e questa è la nostra forma di protestare contro la decisione della famiglia romana di non tenere a Napoli i funerali di Pino. È giusto che i figli vogliano dirgli addio dove e come vogliono, ma esiste anche la famiglia napoletana, ovvero noi, e una città tutta che vuole dire addio alla sua bandiera, alla sua voce.

Nemmeno la decisione di trasportare le ceneri a Napoli per esporle al Maschio Angioino, prima della tumulazione che avverrà al cimitero di Talamone a Orbetello (provincia di Grosseto), ha lenito la sofferenza per l’ultimo saluto negato ai napoletani in lutto da ieri.

Questa storia delle ceneri è una beffa, i figli e le mogli non devono prenderci in giro, massimo rispetto per la decisione di tenere i funerali dove vogliono e come vogliono, ma prima di portarlo nella sua ultima dimora in Toscana, e anche qui Napoli avrebbe da che ridire, si organizzi un secondo funerale, nella città che mio fratello ha così tanto e così bene cantato. Napule è tante cose, anche la paura di non poter salutare Pino nella giusta maniera.

Successivamente lo stesso Carmine ha corretto il tiro delle sue parole, preceduto dalla figlia Loredana che ha dichiarato perentoria: “Nessuno provi a spaccare la famiglia e a speculare sulla sofferenza di fratelli, compagne e figli“. L’amarezza per Carmine e i suoi quattro fratelli, tutti cardiopatici proprio come Pino, resta intatta.

Io amo i miei nipoti, i figli di Pino, come amavo lui. Ma non posso più rispondere al telefono o uscire di casa senza che qualche napoletano mi dica, giustamente, ma perché avete fatto questo a Napoli? Tra l’altro chi specula su una mia presunta spaccatura con gli altri familiari, non sa che io sono stato operato di recente al cuore. Quindi se mi sentirò bene domani andrò ai funerali a Roma, se non ce la farò aspetterò le sue ceneri a Napoli.

La proposta di tenere i funerali sia a Roma, come desiderato dalla famiglia, sia a Napoli in risposta all’ondata di commozione generata dalla morte di Pino Daniele in città, pare non aver trovato spazio in un primo momento, salvo essere poi riconsiderata successivamente.

Certamente mi dispiace, e questo lo confermo, che non si sia pensato a un secondo rito funebre da fare nella sua città. Purtoppo non potranno certamente essere a Roma le nostre due sorelle gravemente ammalate perché cardiopatiche e quasi cieche. Ecco perché c’è il dispiacere da parte della famiglia napoletana di Pino, di non poter abbracciarlo come Napoli chiede e come lui meritava.

In risposta alle tante richieste dei fan e alla reazione della famiglia d’origine dell’artista, un compromesso sull’ipotesi di esequie pomeridiane a Napoli è stato trovato nella serata del 6 gennaio: fonti della famiglia e del Comune hanno confermato alla giornalista Conchita Sannino di Repubblica che ci sarà un secondo rito funebre dopo quello di Roma. Alle 12 si terrà la prima cerimonia nella basilica capitolina del Divino Amore, mentre alle 17 ci saranno i funerali a Napoli presso la Basilica di Santa Chiara: “Finalmente tutti noi abbiamo potuto riflettere con calma sulle reazioni di queste ore e abbiamo trovato un accordo che premia l’amore di Napoli per Pino Daniele. Difatti ci sarà un secondo rito funebre a Napoli nella basilica di Santa Chiara alle 17“.

L’indignazione di Carmine è la stessa di centinaia di migliaia di fan di Pino Daniele, che non hanno compreso la decisione iniziale di negare i funerali a Napoli: nelle ultime ore si sono moltiplicate le pagine Facebook che chiedono le esequie del cantautore partenopeo nella città che tanto ha amato, forse un po’ anche odiato, ma soprattutto cantato con la sua poesia. I napoletani hanno scelto comunque di omaggiare l’artista con un flash mob in Piazza del Plebiscito nella serata dell’Epifania, per cantare insieme Napul’è e le altre canzoni simbolo del repertorio di Pino Daniele.

La speranza ora è che il lutto non si trasformi in un brutto conflitto tra chi Pino l’ha amato tanto in vita. Come la giovanissima Sara, 18 anni appena, che ha salutato così su Instagram quel papà tanto speciale.

Sara Daniele su Instagram