Stop vendite iPhone 6 da store Apple in Russia: prezzo in euro in pericolo per noi italiani?

iPhone 6 ritirato ma solo in Russia per il momento. Euro tutela noi italiani dalle scelte drastiche di Cupertino?

iPhone 6

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L’iPhone 6 è out in Russia e non è possibile più acquistarlo dallo store ufficiale Apple. Prima che possiate controbattere chiedendovi cosa la vicenda russa c’entri con il nostro paese, leggete il prosieguo dell’articolo e capirete le motivazioni che hanno spinto Cupertino a prendere la gravosa decisione di bloccare le vendite nel paese dell’Europa orientale e le possibili conseguenze anche sul resto del continente.

In Russia, in questo momento, la moneta ufficiale (il rublo) sta subendo una svalutazione senza precedenti con un ribasso di circa il 20% negli ultimi giorni. In pratica, i movimenti altalenanti in borsa e la decisione di alzare i tassi di interesse da parte della Banca Centrale russa hanno portato prima ad un aumento del prezzo del melafonino fino poi ad una soppressione delle vendite.

Come sottolinea il responsabile delle pubbliche relazioni di Apple Alan Hely in un’intervista ad Apple Insider già nel corso del mese di novembre, per salvare i ricavi del brand, il prezzo dell’iPhone 6 era stato maggiorato del 25%. Ora i poveri colleghi russi invece non potranno più acquistare il device sui canali ufficiali pur volendo spendere di più, in quanto Apple ha bloccato del tutto qualsiasi distribuzione.

L’excursus internazionale era la necessaria premessa al discorso sul prezzo dell’iPhone 6 in Italia: certo l’euro gode di di miglior salute rispetto al rublo russo e questo ci consola. Vedendo come Apple abbia arbitrariamente rivisto il prezzo del melafonino di ultima generazione in Russia per avere comunque un ritorno dei suoi utili, ci fa comprendere come la stessa sorte potrebbe toccare anche al resto d’Europa se solo la moneta unica avesse la stessa battuta d’arresto.

In realtà, dopo settimane in cui il dollaro è stato forte anche sulla nostra moneta, l’euro sta finalmente reagendo sui mercati finanziari. Per ora e per l’imemdiato futuro dunque non c’è rischio che il destino ci accomuni ai russi, almeno per quanto riguarda il prezzo dell’iPhone 6.

E’ chiaro che nel discorso dei cambi delle monete potrebbero rientrare un numero indeterminato prodotti di altrettante categorie merceologiche. L’iPhone 6, tuttavia, per la vicenda russa,  è un esempio calzante di come il mercato internazionale si adatti a nuovi scenari e questo spesso a discapito dei consumatori finali. Per quanto ci siano nel nostro paese molti detrattori della moneta unica, forse in questi periodi altalenanti questa piuttosto che la cara vecchia lira ci aiutano a non subire rincari nell’acquisto di generi di consumo e non. Voi cosa ne pensate?