Da alcuni giorni uno dei temi più dibattuti del mercato smartphone, in particolare per quanto concerne il mondo dei device Android, si riferisce al pensionamento anticipato per un modello particolarmente apprezzato dal pubblico come il Nexus 5. Questa mattina, a tal proposito, mi sono imbattuto in un articolo di Forbes che, a dirla tutta, mi ha aperto gli occhi e mi ha portato a pensare che effettivamente Google qualche buon motivo per adottare un approccio di questo tipo effettivamente ce l’ha.
Pur restando dell’idea che Google dovrebbe avere maggior rispetto sia dei potenziali acquirenti del Nexus 5, sia di coloro che già se lo sono portati a casa, credo che almeno un aspetto vada tenuto in considerazione in questo particolare contesto.
PERCHÉ É GIUSTO – Come abbiamo avuto modo di osservare nell’ultimo anno, i dispositivi Android di maggiore successo sono ormai i phablet, al punto che Apple con una decisione storica ha deciso di lanciare sul mercato addirittura un iPhone 6 Plus, dalle dimensioni a dir poco generose. Insomma, il trend è ormai chiaro e sempre più utenti stanno mostrando il loro apprezzamento per phablet come il Samsung Galaxy Note 3, il Samsung Galaxy Note 4 e l’LG G3. In quest’ottica, è inevitabile che vi sia una spinta meno importante alle vendite del Nexus 5 a favore del Nexus 6.
PERCHÉ É SBAGLIATO – Una decisione così drastica, a mio parere, rischia di avere degli effetti decisi anche sull’evoluzione software del dispositivo. Non per ragioni tecniche, ma ovviamente per motivazioni esclusivamente commerciali, credo che il Nexus 5.
Ancora, il Nexus 5 risponde alla perfezione alle necessità di coloro che non possono investire grandi cifre nell’acquisto di modelli di fascia alta, ma nei prossimi mesi rischia di divenire merce rara da individuare sul mercato. Infine, dal punto di vista dell’immagine, che figura ci fa Google a sospendere la produzione di un modello ancora oggi “top di gamma”? Voi da che parte state?