Taylor Swift è solo l’ultima delle popstar di calibro mondiale a finire sotto il fuoco incrociato delle critiche per presunto razzismo. Dopo il lancio di Shake It Off, primo singolo dal nuovo album 1989 in uscita a settembre, in rete si è scatenata una protesta a suon di tweet per le immagini contenute nel videoclip ufficiale del brano.
In molti hanno accusato il suo ultimo video di appropriarsi della cultura nera e ridicolizzarla, riproponendo stereotipi razzisti offensivi e discriminatori, in particolare nei confronti delle donne. Nel video Taylor Swift è una ballerina dallo scarso talento che si cimenta senza grandi risultati in una serie di generi diversi, vestendo tra l’altro i panni di una danzatrice classica, una cheerleader, una ballerina di break dance, di Lady Gaga e di una rapper.
Proprio quest’ultimo personaggio le ha procurato una serie di accuse da parte di alcuni utenti su Twitter: nel mirino c’è la scena in cui Taylor Swift è circondata da ballerine nere impegnate in un twerking. Immagini che ricordano molto da vicino un altro video molto criticato, quello di Lily Allen per il brano Hard Out Here, primo singolo dal suo ultimo album.
La critica più citata in assoluto nei confronti del nuovo video di Taylor Swift è quella di Earl Sweatshirt, membro del collettivo hip hop Odd Future, che si è scagliato contro la clip della popstar con una serie di tweet.
Non ho guardato il video di Taylor Swift e non ho bisogno di guardarlo per dirvi che è intrinsecamente offensivo e in ultima analisi dannoso, nel perpetuare quegli stereotipi neri delle stesse ragazze bianche che nascondono il loro pregiudizio proclamando il loro amore per la cultura, per esempio quelli di voi che hanno paura dei neri, ma nel 2014 considerano ok fare Twerk o dire negro.
C’è da sottolineare che il video di Taylor Swift è arrivato in un momento molto particolare: dopo l’uccisione a Ferguson di un ragazzo di colore disarmato da parte di un poliziotto bianco, in diverse città statunitensi sono in atto manifestazioni di protesta contro quella che è considerata l’ennesima prova che la questione razziale in molte aree degli Stati Uniti è tutt’altro che risolta.
Ecco il video di Shake It Off, giudicate voi.
