Equo compenso e Samsung Galaxy S5: ufficiali gli aumenti

Aumenti in vista anche per il top di gamma, ma la situazione preoccupa soprattutto in relazione ad altri prodotti del brand asiatico


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Il Samsung Galaxy S5 si è reso protagonista indiretto in questi giorni di un argomento che molto sta facendo discutere, quello relativo all’aumento dell’equo compenso per copia privata.

Proprio come fatto da Apple (decisione tra l’altro contestata dal Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini e dall’Onorevole Francesco Boccia), anche Samsung ha deciso di ritoccare i prezzi dei propri prodotti soggetti alla tassa di cui sopra, così come svelato da una nota interna diffusa ai rivenditori autorizzati.

La presa di posizione dell’azienda sudcoreana, però, pesa ancora di più rispetto a quella della mela morsicata, in quanto il catalogo dei beni coinvolti è ben più ampio, non ultimi gli hard disk e le chiavette USB, sui quali il rincaro inciderà in maniera incisiva (per una memoria da 2 tb sono previsti 20 euro circa di equo compenso, e 4.40 euro di IVA, ovvero un quarto del costo complessivo).

Per il Samsung Galaxy S5 la situazione non è così allarmante, dal momento che l’aumento per copia privata si aggirerà intorno ai 4 euro più IVA, un’inerzia considerato il prezzo di listino del top di gamma, per nulla a buon mercato nonostante sia sceso di molto. Il discorso, invece, si ripercuote negativamente sui dispositivi di fascia bassa, che non fanno eccezione nel rincaro della tassa.

La conferma di quanto sopra detto ci è data dal negozio online ufficiale, dove da qualche giorno è possibile comprare i nuovi tablet Samsung Galaxy Tab S da 10,5″ e 8,4″, acquistabili rispettivamente a 601,56 euro al posto di 599, e 501,57 euro invece di 499.

Considerando in valore assoluto la situazione in relazione al Samsung Galaxy S5, l’aumento dell’equo compenso potrebbe non risultare preoccupante, ma complessivamente parlando fa rabbia apprendere che alle tante tasse già presenti, se ne aggiunge un’altra a gravare sulle tasche degli italiani. Tu cosa ne dici?