L’ironica confessione di Marracash dopo aver annullato il concerto a Roma: “Siamo venduti e non siamo umili”

Marracash, dispiaciuto per l'annullamento del concerto previsto a Roma, scrive ai fan una toccante lettera.

Marracash parla del concerto di Roma saltato

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Marracash torna a parlare del concerto che avrebbe dovuto tenere a Roma, annullato all’ultimo minuto.

La notizia aveva innescato una bomba sul web e da un social all’altro piovevano accuse ed insulti nei confronti del rapper, del suo staff e dell’intera organizzazione.
Ciò che emerge in questi giorni è che in alcuni casi ogni motivazione, per quanto valida e sincera, passi in secondo piano rispetto all’avvenimento stesso.

Ciò di cui oggi si discute apertamente è il gesto: la cancellazione del concerto annunciata addirittura circa mezz’ora dopo l’orario indicato per l’avvio della serata.

A poco servono le spiegazioni dello staff di Marracash e dello stesso artista: niente potrà cambiare i fatti e la delusione di aver atteso fino all’ultimo istante per poi tornare a casa senza aver assistito al concerto.

Roccia Music aveva già spiegato tutto, scusandosi con i fan e comunicando le motivazioni dell’improvvisa cancellazione, rassicurandoli che presto avrebbero ottenuto il rimborso dei biglietti acquistati.
Nelle scorse ore anche il diretto interessato ha voluto esporsi scrivendo di proprio pugno un lunghissimo post su Facebook.

Ebbene sì, ci avete smascherato.
Siamo falsi, siamo finti. Siamo venduti e soprattutto non siamo umili.

Con queste parole, ironiche, parte la lettera di Marracash ai fan prima di un lungo racconto su ciò che ha preceduto il concerto ed il conseguente annullamento. Dall’accordo con Shalbo alla fondazione di un’etichetta, Marracash si mete a nudo per spiegare ai fan chi realmente sia, un viaggio a ritroso nella sua carriera.
Poi, eccoci ai fatti di Villa Ada e all’annullamento dell’evento:

Ed eccoci ai fattacci di Villa Ada. Voi non avete capito! Noi siamo andati deliberatamente a Roma per non suonare!!! Abbiamo provato giorni e fatto chilometri di strada solo per prendere tutti in giro! Abbiamo ridato i soldi e rinunciato al cachet perché noi siamo furbi e cattivi. Ma soprattutto furbi.

Noi siamo il male di questa musica che oggi ha perso dignità. Noi siamo quelli che hanno affossato la cultura Hip Hop tradendone i suoi sacri valori. E’ solo colpa nostra se i giovani sono rincoglioniti e disillusi. E vi ringraziamo per la vostra lezione di umiltà. Voi che commentate e giudicate tutto cosi umilmente. Perche si sa, giudicare gli altri è un gesto umile e lo diceva anche nostro signore Gesù Cristo …
La verità è che però siamo sul serio dispiaciuti per quello che è successo a Roma. Non per non aver suonato, dato che continuiamo a ritenere di aver fatto la scelta migliore per il pubblico che aveva pagato, ma per non essere usciti ad incontrare i nostri fans per spiegare di persona come sono andate le cose. Ci scusiamo per questo. E’ stato un momento di confusione e di gran nervosismo e avreste dovuto essere lì per capire lo stato d’animo di quelle ore.