Addio a Giorgio Faletti, il ‘Signor tenente’ che sfiorò la vittoria a Sanremo cantando le stragi (video)

Ha perso la sua battaglia contro il cancro, che se l'è portato via a soli 63 anni: il ricordo di Giorgio Faletti con la sua esibizione a Sanremo '94

Giorgio Faletti morto

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Il cancro se l’è portato via a soli 63 anni: è morto oggi Giorgio Faletti, artista così poliedrico che tentare di definirlo con le classiche categorie professionali che si usano in queste occasioni risulta impresa difficile. Molti lo ricorderanno come comico arguto e fuori dagli schemi, moltissimi come scrittore di romanzi diventati clamorosi best seller (su tutti, Io Uccido, miracolo letterario da oltre 4 milioni di copie), forse non a tutti tornerà in mente che è stato anche un musicista, compositore e cantante.

Uno showman laureato in giurisprudenza, pittore e caratterista (celebri i suoi personaggi sul palco di Drive In), attore istrionico sul palco e fine cultore della parola, questo e tanto altro era Giorgio Faletti, che ha lasciato la sua impronta nella musica italiana con testi memorabili.

Alla fine degli anni ’80 risale la colonna sonora per il telefilm Colletti Bianchi, nel quale recitava anche da attore protagonista, mentre nel 1990 esce il suo primo album, dal titolo Disperato ma non serio, e nello stesso anno Giorgio Faletti calca il palcoscenico del varietà di Rai1 Fantastico al fianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti. Come compositore firma il brano di Mina Traditore, contenuto nell’album Caterpillar. Nel ’92 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo insieme ad Orietta Berti col brano Rumba di tango.

Ma il momento simbolicamente più importante della sua carriera musicale Faletti lo vive sul palco dell’Ariston due anni dopo. In gara al Festival di Sanremo nel 1994 sfiora la vittoria con Signor tenente, brano ispirato alle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio in cui persero la vita Paolo Borsellino e Giovanni Falcone: arriva secondo per una manciata voti, ma vince il premio della critica con quello che risulterà uno dei brani iconici del suo repertorio musicale. Ecco il video della sua performance all’Ariston.

http://youtu.be/p8DJM3k-A_Y

Il successivo album Come un cartone animato, gli vale un disco di platino. E poi ancora Sanremo nel ’95, nella doppia veste di interprete con L’assurdo mestiere, e autore di Giovane vecchio cuore di Gigliola Cinquetti. Faletti ha scritto anche per Fiordaliso, Angelo Branduardi, Milva, Marco Masini. Dal più recente sodalizio con Mina era nato Compagna di viaggio, nel 2001. E poi c’è la scrittura, i thriller che gli sono valsi il Premio De Sica per la letteratura, gli spettacoli teatrali e qualche incursione al cinema.

Giorgio Faletti è scomparso lottando quel male incurabile di cui soffriva da tempo e che aveva cercato di curare recandosi negli Stati Uniti. Quel “guaio di salute piuttosto rilevante“, come ebbe a definirlo di recente, lo aveva costretto a rinunciare ai suoi spettacoli teatrali ed altri appuntamenti pubblici. Lo scorso ottobre, in un’intervista a Repubblica, aveva dichiarato: “Sul mio epitaffio scriveranno: qui giace Giorgio Faletti, morto a diciassette anni. Ho tanta energia e voglia di mettermi in gioco. Non ho paura di rischiare“.