Hai deciso di puntare su un clone del Samsung Galaxy S5 perché il modello originale costa decisamente troppo? La scelta può essere comprensibile, ma sicuramente non consigliata. Proprio in queste ore, infatti, è salita agli onori della cronaca una notizia che ti farà senz’altro fare un passo indietro.
Secondo un’indagine svolta dalla Gdate, compagnia tedesca molto ben radicata nel campo della sicurezza, i cloni cinesi dei Samsung Galaxy contengono all’interno del firmware alcuni spyware preinstallati di default, che rubano in maniera indisturbata dati privati relativi a e-banking, registro chiamate, messaggi, email, account di varia natura, reindirizzandoli ad un server anonimo.
Spinti dalle segnalazioni di alcuni utenti che hanno iniziato a sospettare qualcosa, gli ingegneri della software house germanica sono riusciti a portare alla luce il fatto, evidenziando che il codice malevolo fosse accuratamente occultato nelle vesti di processo del Play Store. Com’è ovvio che sia, gli spyware non possono essere disabilitati in alcun modo, in quanto parti integranti del sistema stesso. Gli antivirus, d’altro canto, non li rilevano, così che questi possano continuare a lavorare indisturbati all’insaputa dei possessori.
La notizia potrebbe non solo riguarda i cloni cinesi di Samsung Galaxy S5, ma anche modelli antecedenti. Il prodotto incriminato, difatti, si identifica con una fedele riproduzione del Galaxy S4, denominato N9500, telefono realizzato dalla Star, compagnia cui fa riferimento la stragrande maggioranza dei cloni commercializzati sul mercato italiano (Ebay ed Amazon non fanno eccezione). Tuttavia, non è escluso che la truffa sia estesa anche ad altri produttori di cloni cinesi.
In definitiva, sarebbe sempre meglio puntare su un articolo originale, diffidando dalle imitazioni low cost, così come dagli antivirus, che a quanto pare servono soltanto a consumare più batteria del previsto. Detto questo, comprerai il Samsung Galaxy S5 o virerai su telefoni di altri produttori, magari di fascia più bassa?