Uno dei fattori più importanti del web, soprattutto da un punto di vista commerciale, è rappresentato senza ombra di dubbio dalle recensioni, sempre più in grado di condizionare in un modo o nell’altro il comportamento d’acquisto da parte degli utenti che stanno valutando delle alternative.
Se questo vale per la scelta di un ristorante o più in generale per una meta turistica, è innegabile che l’incidenza di una recensione possa avere conseguenze anche per prodotti meno “impegnativi” dal punto di vista commerciale, come nel caso dell’acquisto delle applicazioni che sono presenti all’interno del cosiddetto App Store.
Anche in questo particolare contesto, dunque, diventa fondamentale un monitoraggio da parte di personale competente, affinché non prendano piede le recensioni fake per particolari applicazioni. Secondo quanto riportato da HDBlog, ad esempio, ha destato sospetti quanto avvenuto con l’applicazione Better Fonts Free, creata da Daneco Ltd. e capace addirittura di ottenere qualcosa come 15mila recensioni positive nel giro di poche ore.
Va detto che da Cupertino non hanno ancora comunicato quali azioni saranno intraprese nello specifico, ma si tratta in ogni caso di una svolta epocale per il brand di Cupertino (qualora dovesse essere implementato uno strumento riconosciuto in modo universale dagli utenti e dagli addetti ai lavori), con tutte le implicazioni del caso per il mercato degli smartphone e dei tablet.
Questa particolare tipologia di filtraggio, infatti, ad oggi non è stata ancora concepita da Google per il suo Play Store: in questo modo molti utenti potrebbero essere indotti a scegliere gli iPhone di Apple, proprio per le maggiori garanzie informative che vengono offerte loro, nel momento in cui ci si trova al cospetto di un possibile download per una specifica applicazione.