Alessandra Amoroso canta tra i fischi (video): l’Inno di Mameli coperto dalla vergogna

La cantante salentina subissata dalle contestazioni in una serata surreale: all'Olimpico i fischi coprono l'Inno di Mameli durante l'esibizione di Alessandra Amoroso

Alessandra Amoroso fischiata: video Inno di Mameli

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È stata una performance decisamente sfortunata quella di Alessandra Amoroso allo Stadio Olimpico di Roma sabato 3 maggio, in apertura della Finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli: la cantante salentina, chiamata ad eseguire l’Inno di Mameli di fronte ad uno stadio gremito, si è ritrovata a cantare tra i fischi di buona parte della tifoseria azzurra e di parte di quella viola.

Un Inno Nazionale subissato dalle contestazioni durante la performance di Alessandra Amoroso. La cantante si è dovuta esibire in un clima davvero surreale, in un pre-gara segnato dalla sparatoria fuori dallo stadio, le notizie su almeno due feriti gravi e lo spettacolo indegno di forze dell’ordine e calciatori costretti a decidere sul da farsi consultando il capo Ultras del Napoli detto Genny ‘a carogna’, assurto immediatamente all’onore delle cronache per l’incredibile autorità riconosciutagli nel decidere sulla partita, nonchè per l’esposizione della detestabile maglietta con la scritta Speziale Libero (Antonino Speziale è il tifoso del Catania condannato in Cassazione per l’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti, ucciso nel 2007).

Praticamente un’ora dopo rispetto al previsto, Alessandra Amoroso si è esibita in uno stadio in cui il nervosismo era alle stelle. Tra i pochi ad apprezzare l’Inno, oltre ai tanti bambini presenti, il presidente del Consiglio Matteo Renzi e quello del Senato Pietro Grasso, mentre dalle curve si sono sollevati fischi sonori che hanno coperto con la vergogna la voce della cantante.

E pensare che intonare l’Inno di Mameli prima del fischio d’inizio della Finale di TIM Cup doveva essere un grande onore per Alessandra Amoroso, emozionatissima alla vigilia dell’evento.

Sono certa che sarà un’esperienza unica. Cantare per milioni di tifosi in un evento così importante e, soprattutto, cantare l’inno nazionale mi riempie d’orgoglio. L’ansia non manca di certo, ma è tutto positivo!

Un’esperienza unica lo è stata di sicuro, non fosse altro che Alessandra Amoroso è stata stritolata da un meccanismo perverso per cui si fischia l’Inno Nazionale in segno di offesa ad un paese che pure permette qualsiasi cosa a gruppi di sedicenti tifosi, perfino di decidere in materia di ordine pubblico. Un paradosso incredibile.

http://youtu.be/oBYI1geTpyU