Il rap sociale di Rocco Hunt e Clementino sbarca al concerto del 1° maggio a Roma (video)

Un concertone in salsa campana con un lungo set dedicato ai due rapper: ecco le dichiarazioni di Rocco Hunt e Clementino

Rocco Hunt e Clementino: video dal concerto 1° Maggio

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Un anno fa di rap al concerto del 1° Maggio a Roma si parlava quasi soltanto per il gran rifiuto a Fabri Fibra e il dibattito sulla censura: stavolta, bando alle polemiche, sono stati Clementino e Rocco Hunt a rappresentare il genere sul palco di Piazza San Giovanni, per quello che si è rivelato uno dei momenti più corposi dell’evento.

Per quasi un’ora tra rime, hip hop a sfondo sociale, omaggi ai grandi del rock, la coppia di artisti e amici campani ha acceso il concerto del 1° maggio a Roma: per loro lo spazio tradizionalmente dedicato ai grandi nomi, quelli destinati ad esibirsi di fronte alla piazza praticamente piena, all’inizio della seconda serata del concertone.

Al diciannovenne salernitano Rocco Hunt l’onore di portare il suo rap sul palco romano, non senza ricordare che il 1° Maggio “è la festa del non lavoro“, perché in questo momento “in Italia il 43 per cento dei disoccupati ha la mia età“. Da Senza chances a Devo parlare, eseguita insieme a Noyz Narcos, si passa a Vieni con me per poi riservare alla chiusura il brano del momento, Nu juorno buono, hit sanremese che con la sua valenza sociale ha procurato a Rocco Hunt la vittoria del Festival nella sezione Nuove Proposte di quest’anno.

Poi la staffetta con Clementino. Il rapper nolano ha invitato la piazza a pogare in segno di omaggio a Kurt Cobain sulle note di Smells Like teen spirit dei Nirvana, per ricordare il rocker a vent’anni dalla scomparsa. Non è mancato, tra un pezzo e l’altro, il riferimento a Fabri Fibra, con un inno alla libertà di espressione e la dedica della canzone Chimica brother.

Nel suo lungo set, indubbiamente il più ampio di tutto il concertone, Clementino ha portato sul palco alcuni dei suoi successi recenti, tratti dall’ultimo album Mea Culpa, come Fratello feat. DJ Tayone e Buenos Aires/Napoli, con la chiusura all’insegna del rap sociale nel tormentone ‘O Vient. Segno che anche il tradizionale concertone dei sindacati si adegua ai tempi e prova a diventare sempre più contemporaneo. Ecco i video delle dichiarazioni dei due rapper dietro le quinte dell’evento.