È un’annata straordinaria per l’hip hop e in particolare per i giovani rapper campani: dopo il grande successo di Clementino e della sua canzone di protesta ‘O Vient, è toccato a Rocco Hunt mettere temi sociali in rima scalando le classifiche con Nu juorno buono.
Non sarà un caso che al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è venuta l’idea di affidare proprio ad un rapper il nuovo inno della squadra. Dopo la nuova versione di ‘O Surdato ‘nammurato che non ha convinto granché i tifosi azzurri, il patron starebbe pensando ad una nuova canzone per accompagnare il team sul campo.
Lo ha annunciato lo stesso De Laurentiis durante la presentazione dell’Ischia Global Fest, che quest’anno vedrà proprio la cultura rap protagonista di un’importante iniziativa.
I tifosi del Napoli sono legati alla tradizione, io sono per l’innovazione continua. Perché non fare una mini sezione del Global fest per trovare un nuovo inno del Napoli per la prossima stagione? Rappando, perché il rap è un po’ incazzato e ci permette di dire al mondo intero tutto quello che pensiamo.
Una proposta che ha subito fatto il giro dei social, spingendo tifosi del Napoli e non solo a fare i nomi dei propri artisti preferiti: su tutti, prevedibilmente, svettano Clementino e Rocco Hunt. Il primo è reduce dal successo dell’album Mea Culpa e dell’omonimo tour, nonchè grande tifoso azzurro e appassionato di calcio, tanto da proporsi come telecronista per le partite casalinghe del Napoli. Il secondo è il fenomeno musicale dell’anno, vincitore del Festival di Sanremo 2014 nelle Nuove Proposte e in vetta alla classifica Fimi col disco ‘A Verità. I due, oltre ad essere grandi amici, hanno collaborato più volte duettando nei rispettivi album e girando videoclip musicali insieme. Non sarebbe dunque strano vederli all’opera su un brano per la squadra del Napoli.
Peraltro, alla dodicesima edizione dell’Ischia Global Film & Music Fest che si terrà dal 12 al 20 luglio, Rocco Hunt sarà protagonista con 50cent e giovani writers napoletani per dipingere opere sul tema dei diritti umani destinati alla fondazione Robert Kennedy. Un Festival nel segno dell’hip hop, stile che ha conquistato anche Aurelio de Laurentiis, tra i grandi sostenitori della kermesse. I giochi per il nuovo inno sono già fatti?