“Il gabbiotto assassino” – Giorno 21

Diario dal Set, come nasce un film: stiamo seguendo giorno per giorno le riprese del film ‘Permesso di Soggiorno’, pellicola in tre episodi ad opera di tre registi napoletani. Il film è prodotto da Run Film e Optima Italia.


INTERAZIONI: 7
Nino e Yoyo, gg 21

La giornata inizia a mezzogiorno e si finirà a tarda serata. Tutta la troupe è impegnata a preparare la prima delle due scene principali che verranno girate oggi. Si tratta di una scena di movimento nel corso della quale Gianfelice e Marco cammineranno per le strade del Vomero a Napoli alla ricerca di alcuni fuochi d’artificio. Solo più avanti scopriremo a cosa servono ma nel frattempo i due protagonisti del terzo episodio dovranno girare questa scena in giro per la città. Una scena che essendo molto dinamica ed in uno dei quartieri più movimentati della città richiede molto tempo.

Tutti i ciak sono molto complicati soprattutto per riuscire a gestire il traffico ma la cosa più difficile da gestire è come sempre una ed una sola: la pioggia. La compagna di viaggio di tutte le riprese del film anche oggi non poteva fare a meno di venire a trovare la troupe e rovinarle tutto il piano di lavorazione. Così anche in questo caso, come in gran parte degli esterni finora realizzati, tutta la crew deve chiedere il permesso al maltempo per girare. Tra una pausa e l’altra del venir giù della pioggia Guido e gli altri provano a portare a casa la scena continuando così fino alla pausa. Una missione molto dura che però viene portata a termine giusto in tempo per riuscire a cenare.

Non appena cala il sole, infatti, è prevista la pausa pranzo nel solito ristorante vicino a Villa Diamante dove verrà girata l’altra scena. In realtà più che la villa a far da location stavolta sarà il parco che la custodisce. Dopo essersi presi il giusto riposo tutta la troupe infatti torna a lavoro e si concentra su quello che sarà l’oggetto delle riprese successive. Si tratta del gabbiotto di alluminio all’interno del quale lavora il portiere del parco e che nella finzione scenica sarà il posto di lavoro di Giovanni Esposito. L’attore napoletano fa da filo conduttore per tutto il film e dopo aver recitato in entrambi i primi due episodi appare con un ruolo anche nel terzo ed ultimo.

In questa occasione interpreta il ruolo di un collega di Nino al quale quest’ultimo si rivolge per ottenere informazioni sulla mamma di Yoyo che ha affidato il piccolo alla sorella. Il loro incontro è poi occasione per uno scambio di battute esilarante tra i due attori consumati basato proprio sul gabbiotto di alluminio dove lavora il nuovo personaggio. Quando la coppia di attori comincia a girare la scena a far loro e alla troupe compagnia non è più la pioggia ma un’umidità ed un freddo pungente che costringe tutti a coprirsi di tutto punto.

I due attori invece devono girare con gli abiti di scena riuscendo a ripararsi dal freddo solo nei ritagli di tempo tra un ciak e l’altro. Come sempre Francesca dei costumi gira con dei plaid che dispensa ai due e che poi porta via tra un ciak e l’altro andando avanti e indietro con queste coperte enormi che le lasciano giusto lo spazio per gli occhi. Grazie alla bravura dei due attori però la troupe deve rimanere al freddo per non molto tempo e la scena viene chiusa in perfetto orario. L’appuntamento è per il giorno successivo.

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