The Walking Dead è a due episodi dalla fine e, quello andato in onda ieri sera, qui in Italia, ci ha mostrato uno dei momenti più oscuri e terrificanti dello show anche se non riguarda direttamente la minaccia degli zombie, ma qualcosa di più profondo e inaspettato.
La quattordicesima puntata riporta l’attenzione sul gruppetto formato da Tyreese, Carol e le tre bambine: Mica, Lizzie e Judith, mentre proseguono il cammino verso Terminus.
Durante il percorso scoprono una casetta di campagna con acqua in abbondanza, selvaggina e noci pecan ovunque, ma l’atmosfera fiabesca è tutta una trappola perché quello che sta per accadere non ha proprio niente di magico.
Non c’è spazio per la confusione in The Walking Dead e il cambiamento è d’obbligo, se non vuoi cambiare sarà una situazione di pericolo a fartelo fare o la morte che ti trasformerà in zombie a meno che qualcuno non ti spappoli il cervello.
Confusione e cambiamento sono proprio il fulcro dei punti deboli dei bambini, come Lizzie che sembra pazza (e diciamocelo, un po’ lo è) perché cerca di far finta che non sia cambiato niente, cerca di bilanciare le azioni cattive che ha compiuto con quelle, secondo lei, buone, come provvedere al sostentamento degli zombie o offrire loro un passatempo!
Sofia, Meghan, tutti i piccoli corpicini senza vita incontrati finora, le scarpine sulla tomba nella casa nel bosco, la domanda di Lizzie sulla presenza dei bambini a Terminus… e poi Mika, Lizzie… sono tutti segnali di un mondo dove non c’è più spazio per i bambini?