Rocco Hunt e la vittoria del popolo: la Gialappa’s insulta il dramma della Terra dei Fuochi


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Rocco Hunt a Sanremo 2014
Rocco Hunt a Sanremo 2014

Subito dopo la sua proclamazione Rocco Hunt, il 19enne rapper salernitano che ha vinto Sanremo 2014 nella categoria Nuove Proposte, si è lasciato andare ad un pianto liberatorio sul palco.
Col suo brano dedicato al dramma della Terra dei fuochi, Nu juorno buono, ha mantenuto la sua promessa di “scassare” all’Ariston: le sue lacrime hanno chiuso la quarta serata del Festival di Sanremo 2014.

 

Il giorno dopo, ancora stordito dalla vittoria, Rocco Hunt parla in conferenza stampa definendosi incredulo ed entusiasta: “Devo ancora capacitarmi di ciò che è successo, sono ancora emozionato dalle lacrime che hanno toccato me e la mia famiglia“. Un trionfo che il 19enne di Pastena dedica a tutti colore che lo hanno sostenuto in quest’avventura sul palco di Sanremo: “Ieri ha vinto il popolo, non Rocco Hunt. Il mio è un rap sociale” ha detto commentando i risultati del televoto.

Il suo primo posto, infatti, è stato decretato in massima parte dal voto del pubblico da casa: la giuria di qualità aveva relegato Nu juorno buono all’ultimo posto, metre al primo risultava Diodato con Babilonia. Risultato completamente sovvertito: “Sono contento che il televoto mi abbia premiato, è la vittoriadella gente che voleva la rivalsa e il riscatto sociale, di una generazione chiede risposte e vuole un futuro migliore, spero di aver dato un messaggio positivo“. Il giovane artista ha notato come i coleghi ben più famosi gli abbiano tributato un saluto dopo al vittoria: “Eros Ramazzotti, Jovanotti e i Negramaro, miei idoli, mi hanno fatto i complimenti su Twitter“.

http://youtu.be/mt2QuQcb2oU

Intanto, proprio in relazione al brano di Rocco Hunt, in rete è scoppiata una bufera per la frase infelice della Gialappa’s Band durante il loro programma Mai dire Sanremo in onda su RTL 102.5. Non una semplice battuta politicamente scorretta, ma un’uscita offensiva che ha indignato il web: “Sì nu juorn buon. Stà Terra dei fuochi, ma chi se ne fotte” ha commentato il trio durante l’esibizione di Rocco Hunt.

Poco dopo sono arrivate le scuse e l’autodifesa dalle accuse di razzismo arrivate da centinaia di tweet e commenti sulla pagina Facebook del trio: “La Gialappa’s Band vi ha appena spiegato in diretta che, per quanto riguarda Rocco Hunt, non c’era alcun riferimento diretto ai napoletani, e per quanto riguarda la Terra dei fuochi, si è trattato di evidente ironia su un testo che evidenzia più un sole splendente che non una terra di veleni – si legge sul Facebook – Si spera che ci sia abbastanza intelligenza nel pubblico per capire le battute per quello che sono, e non secondo le proprie personali interpretazioni, che nulla hanno a che vedere con la cronaca in diretta del festival“. Ma la polemica non accenna a placarsi e sono ancora tantissimi i commenti indignati che invadono le pagine social della Galappa’s.