The Walking Dead è tornato lunedì con il nono episodio della quarta stagione, l’avete visto?
Se non l’avete ancora guardato vi consigliamo di tornare su questo articolo non appena l’avrete fatto.
Dunque, la puntata in italiano si intitolava Smarriti, mentre in lingua originale era After che in realtà significa dopo, e i protagonisti sono stati tre: Rick, Carl e Michonne, anche se a dir la verità il nostro ex sceriffo è stato svenuto per quasi tutto il tempo.
L’episodio si è quindi focalizzato sull’ evoluzione o meglio sul ritorno ai veri sé stessi, di due personaggi, Carl e Michonne.
Carl si atteggia a duro ma è emotivo tanto quanto lo sono gli adolescenti che non vivono in un mondo popolato da zombie. È arrabbiatissimo con il padre per non essere stato all’altezza della sua figura protettiva di leader, lo incolpa di aver perso il resto del gruppo, ma soprattutto della morte di Judith e di Lori, rinfacciandogli persino di Shane e mentre Rick è svenuto gli dice anche che sarebbe meglio per lui se morisse. Però, dopo aver girovagato da solo e aver subito due attacchi quasi mortali da due zombie, quando crede che il padre si sia trasformato (chi non lo ha creduto per un millisecondo???), esce fuori la sua vera natura: Carl è un ragazzo costretto a crescere per la pericolosità di ciò che lo circonda, ma è comunque un ragazzo impaurito che ha bisogno del padre e pur di non sparargli si farebbe persino trasformare in uno zombie.
Finalmente scaviamo più a fondo anche su Michonne e il suo passato di mamma, che avevamo già intuito nella puntata in cui piange con Judith in braccio e, sempre finalmente, chiudiamo la puntata con un lieto fine, anche se temporaneo, almeno una parte del gruppo si è ritrovata…