Bruce Springsteen e la E Street Band tornano in tour negli Stati Uniti questa primavera. Il Boss ha annunciato le date a sostegno del suo ultimo album High Hopes, uscito lo scorso 14 gennaio.
Dopo i concerti in Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda, la tranche americana di 15 concerti si aprirà l’8 aprile a Cincinnati, nell’Ohio, alla US Bank Arena: i musicisti toccheranno poi altre città, tra cui Virginia Beach, Nashville, Pittsburgh, Atlanta, New Orleans e Houston. Le date includono anche lo spettacolo già annunciato al JazzFest a New Orleans il 3 maggio.
L’High Hopes Live Tour 2014 si concluderà con una mini-residency al Mohegan Sun di Uncasville, nel Connecticut, con i concerti del 17 e 18 maggio (i biglietti saranno in vendita a partire dal 14 febbraio). Ecco il calendario americano del tour.
La pubblicazione delle nuove date, che si concentrano prevalentemente sulla costa orientale degli Stati Uniti, lascia ben sperare i fan europei, in trepidante attesa del ritorno del Boss: il tour di Springsteen per ora si ferma a fine maggio e magari l’estate potrebbe rivelare delle sorprese.
Per il momento non ci sono comunicazioni ufficiali che riguardano il Vecchio Continente, ma il fatto che manchino date nel resto degli Stati Uniti e in Canada può far pensare ad una futura aggiunta di nuove tappe: l’elenco non sarebbe dunque definitivo e chissà che tra l’estate e il prossimo autunno il rocker non decida di inserire dei concerti europei. Per quanto riguarda l’Italia, finora le indiscrezioni su presunti show ad Expo 2015 sono state smentite dal manager italiano del Boss, ma i fan non smettono di sperare.
Bruce Springsteen è al primo posto nelle chart di mezzo mondo con High Hopes (in vetta anche alla classifica Fimi italiana), dopo aver debuttato al numero 1 della Billboard 200 e nelle classifiche di altri 20 paesi. Il rocker è attualmente impegnato con il suo tour australiano con la E Street Band e Tom Morello special guest. Alla sua recente tappa a Perth, il Boss ha incantato i fan con una cover del brano simbolo degli AC/DC Highway to Hell. Una performance strepitosa che vale la pena rivedere.
