Non basta l’esempio di Tiziano Ferro a convincere Bruno Vespa: infelice gaffe su Twitter


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Tiziano Ferro e Bruno Vespa
Tiziano Ferro e Bruno Vespa

Tiziano Ferro e Mika sono solo due degli artisti di successo che hanno dichiarato di essere omosessuali ma in Italia, più che in altri Paesi del mondo, l’omosessualità è ancora un tabù, una malattia, un errore. Fa parte della cerchia di cui parliamo l’illustre giornalista, conduttore televisivo e scrittore italiano Bruno Vespa che su Twitter è inciampato in una infelice affermazione.

Se l’intento era quello di coinvolgere i suoi followers e di invitare un’ampia fetta di pubblico giovanile a seguire la sua trasmissione, la missione è da ritenersi fallita. Non solo il triste tweet non porterà i giovani a seguire “Porta a Porta” ma al contrario semmai li porterà ad allontanarsi dall’approfondimento televisivo, complici le affermazioni assurde del conduttore.

“Siete omosessuali, avete cercato di diventare etero e non ci siete riusciti?”, chiede il giornalista invitando tutti a seguire la nuova puntata di “Porta a Porta”.

Impossibile condividere una frase del genere e passarla liscia: la gaffe ha rapidamente fatto il giro del web e da Twitter è passata su Facebook e sui principali social network divenendo un vero scandalo, al punto da necessitare di un chiarimento.
Non ammette l’errore (era davvero in buona fede?) e chiarisce di aver fatto riferimento ad un film che racconta la storia di una ragazza che cerca di camabiare a tutti i costi prima di rendersi conto di essere assolutamente perfetta così com’è.

Diamo per buona questa giustificazione e gliela facciamo passare liscia? Forse è vero ma c’è da dire che il primo tweet non sembra per niente riferirsi alla trama di un film e leggere parole così tristi sul profilo di uno stimato giornalista italiano fa sempre un certo effetto.

Sono purtroppo ancora in molti a vedere l’omosessualità come una malattia da curare e il successo planetario di Tiziano Ferro e dell’esilarante Mika non è sufficiente, nella maggior parte dei casi, a convincere l’opinione pubblica che non essere etero non significa essere inferiori, né malati.