Optima Italia ha intervistato Nino D’Angelo al Bellini nell’ambito della rassegna “incontri di semplificazione”.Se provassimo a sintetizzare la chiacchierata con l’artista la frase che ne verrebbe fuori è, senza dubbio, “Io so’ nato semplificato”.
E’ così, infatti, che Nino D’Angelo risponde alla domanda di Stefano Fedele “cosa è per te la semplificazione?”.
E’ quel modo di fare diretto, genuino, spontaneo, semplice che da sempre fa la forza di questo amatissimo artista napoletano. Nell’epoca in cui a Napoli tutti cantavano di camorra e violenza Nino ha rotto gli schemi e, come lui stesso afferma, ha fatto la sua rivoluzione, uscendo sul mercato discografico con “Un jeans e una maglietta”. Un brano leggero, orecchiabile, che canta l’amore adolescenziale è presto divenuto un cavallo di battaglia, un vero tormentone non solo per i Napoletani.
Lo spettacolo Core pazzo che vede impegnato Nino D’Angelo al Bellini dal 25 dicembre attraversa la vita dell’artista dagli esordi ad oggi e si arricchisce dell’immancabile dialogo con il pubblico, auto ironico e divertente, bollino di qualità per un sicuro successo.
L’affermazione oltre i confini nazionali, sentire i rumeni che cantano in napoletano, ha contribuito a consolidare una carriera nata “dal basso”, come si faceva un tempo, fatta di tanta gavetta, sofferenze ma anche infinite soddisfazioni.
Fatevi due risate in compagnia di Nino D’Angelo, godetevi il video dell’intervista.