Cose che succedono


INTERAZIONI: 7
Lux in Tenebris - La Speranza è l’Arte
Lux in Tenebris – La Speranza è l’Arte

Oggi qui.. domani là… io amo la libertà… cantava Patty Pravo nei mitici anni 60 e quel ritornello ci torna in testa, ci fa sentire nostro quello sprint e quella voglia di avere a portata di mano tanti luoghi, tanti avvenimenti e iniziative a cui poter partecipare, visitare, recarsi. Magari anche fermandosi per un drink, per un tè, un caffè. Per raccontarsi che la crisi c’è e si vede ma è inutile stare in casa e allora tanto vale andare in giro, a caccia di cosechesuccedono!

L’atmosfera natalizia, che scalda anche i cuori più gelidi, è perfetta per esplorare le mille strade del centro storico, visitare la Napoli di sotto e di sopra, con i suoi bellissimi chiostri, le chiese, i monumenti e i tesori del ricco patrimonio artistico, i musei, gli archivi e le biblioteche storiche.

 

Per chi volesse fare un giro nella storica via di San Gregorio Armeno – la strada dei pastori – il consiglio è di evitare le ore di massima affluenza, strategico è un blitz mentre le comitive consumano la cosiddetta pizza “a libretto”: in piedi e rigorosamente fuori le pizzerie. Chi ama il luoghi sconsacrati ma ricchi di suggestione, può partire dal complesso museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, (Via Tribunali 39), dove venerdì 6 dicembre, alle ore 21, gli Spakka Neapolis 55 presentano il concerto “L’Anima della tradizione”, nell’ambito della rassegna “Anime in Transizione”. Tutto il programma della rassegna sul sito www.purgatorioadarco.it.

 

Lux in Tenebris – La Speranza è l’Arte

Tra i percorsi serali nel mese di dicembre, vi segnaliamo il 6, alle Catacombe di San Gennaro nel cuore del Rione Sanità l’iniziativa “Lux in Tenebris – La Speranza è l’Arte”. L’arte illumina la notte di uno dei siti museali più suggestivi di Napoli, con apertura nei weekend e visite guidate dopo il tramonto (19:00 – 20:00 – 21:00). I percorsi serali offrono un viaggio immaginifico immerso in affreschi millenari arricchiti dai più raffinati linguaggi dell’arte contemporanea, grazie alle installazioni di 60 artisti che, con Paleocontemporanea, rendono omaggio al dialogo virtuoso tra l’arte antica e la contemporaneità, attraverso un unico fil rouge: la trascendenza. Prenotazione necessaria: tel 081 744 37 14- info@paleocontemporanea.it; www.paleocontemporanea.it.

 

Altro luogo da riscoprire è la Chiesa dei Girolamini di Napoli: sabato 7 dicembre, alle 11, appuntamento con la presentazione del restauro della pala d’altare di Giuseppe Marullo, raffigurante l’ Eterno Padre, Sant’Anna e San Gioacchino. La tela incornicia un affresco cinquecentesco con la Madonna della neve, proveniente da una delle chiese abbattute che insistevano sull’area oggi occupata dalla chiesa monumentale, attribuita dalle guide antiche alla scuola di Polidoro da Caravaggio.

 

E poi ci sono sempre le calde e comode sale cinematografiche: da casa, in treno, in autobus, scorrete il cartellone dei film in proiezione nei cinema di Napoli, della Campania e dell’’Italia intera, e troverete “La mafia uccide solo d’estate“, un film di Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, l’ex iena al suo esordio cinematografico. Con PIF nel cast c’è Cristiana Capotondi, Ginevra Antona, Alex Bisconti, Claudio Gioé. Perché si può parlare di mafia, anche con un sorriso: racconta le stragi mafiose che sconvolsero la Sicilia tra gli anni ’70 e ’90, attraverso gli occhi di un bambino, Arturo, dell’omicidio del generale Dalla Chiesa, di Boris Giuliano, di Pio La Torre e Rocco Chinnici fino ad arrivare alle bombe di Capaci e di via D’Amelio del 1992, di Falcone e Borsellino. Una co-produzione di Optima Italia per una pellicola d’esordio del Testimone del film: Pif che ha appena vinto il premio del Pubblico al Torino film Festival. Un film insomma che merita davvero di essere visto e sostenuto!

 

Ma se proprio appartenete al girone dei freddolosi e di andare a zonzo non ne volete sapere, allora la soluzione è un’accogliente poltroncina da teatro, anche in questo caso non mancano le alternative e infatti, al San Carlo, venerdì 6 dicembre alle ore 18.00 sarà presentato il cortometraggio “Madre di Pietà”, per la regia di Mimmo Calopresti. Tratto dall’omonimo libro di Beatrice Cecaro, discendente dei di Sangro di Sansevero e di Fabrizio Carafa, il corto offre un nuovo punto di vista sull’efferato delitto di Maria d’Avalos e Fabrizio Carafa per mano di Gesualdo da Venosa. Nell’ambito delle celebrazioni in memoria del Principe Carlo Gesualdo da Venosa, di cui ricorrono i quattrocento anni dalla scomparsa, il Teatro di San Carlo dedica un doppio appuntamento al misterioso e poliedrico polifonista lucano, tanto legato alla storia della musica e di Napoli. Alle ore 19.30, il violoncellista Giovanni Sollima, insieme a Monika Leskovar, Hannah Suhyoung Eichberg, Amedeo Cicchese e Paolo Bonomini, sarà il protagonista del concerto “Tenebrae, il Principe dei Musici”, nuovo appuntamento della stagione sinfonica interamente dedicato alle composizioni di Carlo Gesualdo, con incursioni anche dal mondo della musica contemporanea.

 

Sarà invece il palcoscenico della Sala Assoli di Napoli ad ospitare, venerdì 6 dicembre 2013 alle ore 20.30 (repliche fino a domenica 15), Nicoletta Braschi e Roberto De Francesco protagonisti di Giorni Felici di Samuel Beckett, traduzione di Carlo Fruttero, con la regia di Andrea Renzi. In scena la poetica e, insieme, tragica rappresentazione del senso della vita: partitura rigorosa per gli interpreti di un capolavoro del teatro dell’assurdo.

Infine, per riscoprire e rileggere il libro di Anna Maria Ortese, vi consigliamo Il mare non bagna Napoli dal libro omonimo, Capitolo quinto, dal 9 al 12 dicembre al Ridotto del Mercadante e ancora Il silenzio della ragione regia di Linda Dalisi , interpretato da Michelangelo Dalisi, Lino Musella, Fabrizia Sacchi, Francesca De Nicolais.