The Walking Dead ci voleva far credere che il Governatore fosse cambiato, come se il folle massacro di tante persone (l’ultima delle perfide azioni dello spietato Phil nella terza stagione) potesse in qualche modo portare sulla strada della redenzione…
Il fatto di vagare da solo in un mondo devastato dall’Apocalisse zombie forse l’aveva un po’ indebolito e in quella condizione non poteva di certo avere potere su nessuno, era solo, ma non appena ha riassaggiato l’ ebbrezza del comando, eccolo di nuovo lì a uccidere. Ma il Governatore non uccide e basta, lui prova piacere a farlo nei modi più violenti e/o macabri.
La prima uccisione è quella del suo ex scagnozzo Martinez a cui tira una mazzata in testa mentre gioca a golf, ma non lo finisce così, lo prende e lo getta vivo in una fossa piena di zombi, mentre continua a ripetere l’insulso mantra totalmente fuori luogo: non voglio farlo – non voglio farlo – non voglio farlo…
D’altra parte quelli che avevano creduto che il Governatore potesse cambiare erano solo degli illusi e anche parecchio ingenui, per capirlo basta porsi una singola ma fondamentale domanda che ci riporta alle basi dello show: chi ha bisogno di un altro Rick Grimes in The Walking Dead?