Lo swing di Robbie Williams 1°in classifica, intervista a Rds: “E se la mia Teddy diventasse come Miley Cyrus?”


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Robbie Williams: l'intervista a Rds
Robbie Williams: l’intervista a Rds

Con Swings both ways Robbie Williams si è aggiudicato un traguardo eccellente: il suo album ha conquistato il millesimo primo posto in classifica nella storia della discografia del Regno Unito. Il disco è uscito lo scorso 18 novembre, giorno in cui la popstar inglese ha annunciato le date del suo nuovo Live Tour 2014 negli stadi europei, ed ha riscosso subito un notevole successo. La millesima chart inglese arriva peraltro a distanza di 57 anni e mezzo dalla prima in cui coincidenza vuole che l’album allora vincitore fosse un altro album swing, il disco di Frank Sinatra Songs for swingin’ lovers. Praticamente un segno del destino per Robbie Williams, che ha definito l’artista “uno dei miei eroi“.

Con 109mila copie vendute nella settimana del debutto, arriva per Robbie Williams anche un simpatico record: Swings both ways infatti raggiunge Elvis Presley per numero di posizionamenti al primo posto: “Sono entusiasta che ‘Swings both ways’ sia primo!“, ha affermato Robbie Williams. In un’intervista a Rds, registrata lo scorso sabato quando ha partecipato al programma di Rai3 Che tempo che fa, Robbie Williams ha raccontato il nuovo album parlando anche del particolare momento che sta vivendo.

Nei panni di crooner, lui che ha venduto oltre 70 milioni di dischi in tutto il mondo, Robbie Williams sembra trovarsi benissimo (peraltro già il primo esperimento Swing when you’re winning del 2001 era stato un successo di proporzioni enormi): “Arrivo da album molto diversi, forse mi ero annnoiato, forse anche le persone si annoiano facilmente e volevo uscire con qualcosa di nuovo” ha detto a Petra Loreggian di Rds. Swings both ways non è un album di cover, ha detto Robbie Williams, ma un “album di canzoni swiwng, quando penso allo swing scrivo canzoni con un particolare stile e in un particolare momento“.

ROBBIE WILLIAMS A RDS: IL VIDEO DELL’INTERVISTA

In Swings both ways, uscito in Italia il 19 novembre, ci sono infatti classici swing del passato riarrangiati da Robbie Williams e 7 brani inediti, tra cui il singolo di lancio Go gentle, dedicata alla figlia Theodora Rose: “Tutto quello che faccio adesso lo faccio per lei, ora tutto ha un senso diverso, lei ha reso il pianeta un posto incredibile, ho capito perchè siamo qui“. Non solo Go gentle è dedicata a Teddy, ma in generale tutte le nuove canzoni di Robbie Williams risentono della paternità, perchè “ogni volta che apro la mente per scrivere un testo penso a lei, c’è la sua sagoma che spunta fuori!“. Parole forse impensabili fino a qualche mese fa per uno come Robbie Williams, lo sa bene anche lui: “Forse per qualcuno sarà noioso, ma ora sono un papà e scrivo quello che è più emozionante per me… e certamente Teddy lo è“.

Il passato di eccessi dell’ex Take That è noto a tutti: “La morte è stata molto vicina alla mia vita: mi sono spinto fino a un punto di non ritorno. Ce l’ho fatta perchè ho trovato una ragione, ho sentito un grande senso di conservazione, ora so quanto tempo ho perso per via di droga e alcol. Ma per fortuna sono ancora qui e voglio continuare ad esserci“. E se la piccola Teddy volesse diventare una popstar in stile Miley Cyrus? “Da papà non credo che riuscirei a guardarla in una scena come Wrecking Ball! Comunque Miley è stata molto intelligente e sveglia ad affaciarsi al mondo del business musicale e se Teddy sarà altrettanto intelligente ok, ma troverei difficile guardarla mentre lecca un martello!“.