Una luce brilla nel buio e uno zombie mangia una testa di ratto, benvenuti nel secondo episodio della quarta stagione di The Walking Dead che esordisce con un misterioso traditore mentre mina le difese della comunità che dorme beata nelle celle della prigione ignara di quanto sta per succedere.
Il nuovo nemico che sta per manifestarsi a tutto il grupporappresenta una minaccia ben peggiore del Governatore che: primo, aveva un volto, secondo, faceva rumore, terzo, ti potevi difendere, o almeno potevi provare.
Questo nuovo villain invece è invisibile, silenzioso e può colpire chiunque facendolo morire in pochissimo tempo e quindi creando un nuovo zombie (tutti gli esseri umani sono portatori sani dello “zombismo”).
Sono due quindi i pericoli imminenti da affrontare in questa seconda puntata di The Walking Dead 4, il contagio a sorpresa e l’orda di zombie che sta per buttare giù una recinzione, e, finalmente, Rick capisce che per aiutare il gruppo c’è bisogno del vecchio Rick, come gli aveva già detto Daryl, no, no, non di quello matto, ma di quello armato e pronto ad uccidere il nemico, chiunque esso sia.
Assistiamo infatti alla fine del suo nuovo giochino “fuga dalla realtà” alla fattoria che viene sancita dal sacrificio di quei poveri maialini amici del compianto Violet… Bentornato Rick?