No Amnistia ed Indulto I delinquenti restino in galera


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Sono contrario all’ipotesi di amnistia ed indulto. I delinquenti devono scontare fino in fondo la loro pena. Sono contrario in modo particolare all’uso di amnistia ed indulto per “svuotare” le carceri. I detenuti sono troppi? Si costruiscano altre prigioni piuttosto che lasciare i condannati a piede libero anzitempo.

La certezza della pena è uno dei fondamenti della nostra civiltà giuridica. Chi delinque deve scontare fino in fondo il prezzo del suo errore. In primo luogo per rispetto delle vittime di un danno alla propria persona, alla propria famiglia, ai propri beni. Naturalmente è altrettanto sacrosanto diritto quello del condannato ad espiare la pena in condizioni logistiche rispettose della dignità umana.
Purtroppo le carceri italiane sono indegne e spesso stigmatizzate dalle organizzazioni internazionali. Celle anguste e sovraffollate rendono ancora più grave la condanna e complicano il progetto di riabilitazione sociale del detenuto. C’è poi la vergogna dei detenuti ancora non condannati che restano in cella per la lunghezza spropositata dei processi.

L’intento d’umana clemenza che ispira il monito del Capo dello Stato è nobile. Ma perché non esortare il Parlamento a provvedimenti che migliorino la vita nelle carceri a cominciare dalla costruzione di nuove prigioni piuttosto che rimettere in libertà i detenuti ? Perché non agire – invero anche in tal senso non sono mancate le esortazioni di Giorgio Napolitano – per una reale riforma della Giustizia che renda più celeri i processi ? La costruzione e gestione di nuove prigioni potrebbe esser affidata, sotto il controllo dello Stato, ad imprenditori privati magari recuperando a funzioni molteplici edifici e quartieri fatiscenti. Una sinergica collaborazione di reciproca utilità.

Amnistia ed indulto sono, invece, una pesante sconfitta dello stato di diritto, un’offesa alla vittime, una distorsione del rapporto tra colpa e pena che mina le basi stesse della convivenza civile e democratica insinuando il virus dell’impunità.