Mafia, chiesti dieci anni di carcere per l’ex governatore Raffaele Lombardo


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Raffaele Lombardo, ex deputato Mpa

La Direzione Distrettuale Antimafia di Catania ha chiesto la condanna a dieci anni di reclusione per l’ex governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa. L’ex leader dell’Mpa è a processo dinanzi al Gup del tribunale di Catania e la requisitoria del pubblico ministero non ha fatto sconti. Nonostante la riduzione di un terzo della pena prevista per legge per chi sceglie di essere giudicato con rito alternativo, la pena invocata dall’accusa è durissima. Secondo la procura Lombardo rappresenta l’anello di congiunzione in quella zona tra politica e cosche mafiose.

L’indagine è partita come una semplice inchiesta per voto di scambio sfociata in un processo dinanzi al tribunale monocratico di Catania sia per Lombardo che per il fratello. Si è poi allargata coinvolgendo le cosche ed è entrata in scena l’Antimafia catanese che ha indagato sul ruolo della mafia nell’elezione di Lombardo nel ruolo di governatore della Sicilia. L’indagine si era conclusa con la richiesta di archiviazione da parte della procura stessa proprio per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa non ravvisando il ruolo della mafia nell’elezione di Lombardo.

La richiesta d’archiviazione però non venne accolta dal Gip che dispose l’imputazione coatta alla procura portando il procedimento a giudizio. Un giudizio che si celebra comunque con rito abbreviato in udienza preliminare e che a meno di un anno dal suo inizio traccia adesso uno scenario completamente diverso. La procura antimafia ha infatti cambiato idea sul ruolo di Lombardo e delle cosche tanto da chiedere una condanna esemplare per l’ex governatore ritenendolo assolutamente legato alla Mafia catanese, almeno a fini elettorali.