Ad Aversa il funerale per la “Terra dei fuochi”. In 4mila in strada


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Il volantino del corteo ad Aversa

Quattromila persone vestite a lutto per piangere la morte della propria terra. E’ quello che è successo ad Aversa, in provincia di Caserta, in piena “Terra dei Fuochi”, così come viene chiamato quello che è diventato un triangolo della morte delimitato dalle cittadine a nord di Napoli, Giugliano ed Acerra, e a sud di Caserta, Aversa appunto. Un lembo di terra dove migliaia di abitanti soffrono l’inquinamento ambientale perpetrato da anni dalle ecomafie che in quei territori hanno riversato i rifiuti tossici del nord Italia e di molte città industriali straniere.

Il risultato è un lutto continuo che coinvolge ogni famiglia del territorio nelle quali si registrano casi di cancro continuamente. Questo stato di lutto continuo è stato portato ieri sera in strada in un simbolico corteo funebre che ha visto sfilare oltre quattromila persone delle cittadine circostanti organizzato dall’associazione “Terra Mia”. Abitanti di quelle città condannate a morte come testimoniato in diretta nazionale dall’ex collaboratore di giustizia e boss del clan dei Casalesi, Carmine Schiavone, che quelle terre ha prima contribuito ad ucciderle per poi passare dalla parte della giustizia.

Dopo le parole dette in tv dall’ex pentito qualcosa però sembra essersi mosso in quelle zone e gli abitanti hanno cominciato a scendere in piazza e a chiedere la verità. Migliaia di persone vestite di nero hanno sfilato per le strade della cittadina normanna per dimostrare il proprio dissenso contro la totale indifferenza di cui sono vittime da anni. A fronte delle loro richieste però, il commissario per le bonifiche in Campania ha definito letteralmente irrecuperabile l’area di Giugliano e la Regione Campania proprio in quella zona ha anche previsto la costruzione di un inceneritore per smaltire le ecoballe che infestano da anni il territorio.