Arriva anche in Italia il primo uomo infettato dall’influenza aviaria, Si tratta di uno sgradito ritorno visto che già negli anni scorsi altre epidemie avevano colpito il nostro paese senza risparmiare vittime. Il primo caso di questa stagione è stato segnalato in Emilia Romagna. A risultare positivo è stato un allevatore di volatili emiliano impiegato nell’azienda Eurovo. A rendere nota la positività dell’uomo al test del virus H7N7 è stato proprio l’Istituto Superiore della Sanità che ha specificato che si tratta anche del primo caso italiano della nuova ondata.
Il contagio dell’allevatore emiliano è stato quasi inevitabile visto che l’uomo era a stretto contatto con i volatili per il proprio. E in un certo qual senso era anche annunciato. L’allevamento dell’azienda emiliana, che si occupa proprio di volatili, era già stato segnalato all’Istituto Superiore della Sanità come focolaio in cui si era sviluppato il virus. Diversi tra gli animali curati all’interno dell’azienda erano stati trovati positivi al test ed anche in quel caso si è trattato del primo caso della nuova ondata su animali italiani. Fino ad oggi però non era stato segnalato alcun caso di contagio ai danni di esseri umani fino a quando non è stata data la notizia della positività al test dell’allevatore.
In ogni caso il contagio sembra essere stato circoscritto in tempo all’allevamento emiliano e non risultano segnalazioni di altri animali trovati infetti in altre regioni d’Italia. Nonostante le precauzioni prese è stato inevitabile che anche l’allevatore che viveva a stretto contatto con gli animali abbia contratto il virus. L’uomo lamenta una congiuntivite, sintomo solito nei casi di contagio per gli esseri umani, ed è stato ricoverato e messo in quarantena ma il contagio da uomo ad uomo resta comunque molto difficile riducendo al minimo la possibilità che il virus si propaghi come confermato dal Ministero della Salute.