All’indecorosa fiera degli insulti al ministro dell’Integrazione, Cecile Kyenge si unisce anche un rappresentante del Pdl. Dopo la serie di dichiarazioni indecorose messe a segno dai rappresentati della Lega Nord e di Forza Nuova, specializzata quest’ultima in manifesti e cartelloni, anche il Popolo della Libertà entra nella rassegna. A scatenare l’ultima dichiarazione shock sono state le valutazioni fatte dalla Kyenge riguardo la legge Bossi-Fini sull’immigrazione. Secondo il ministro quella norma andrebbe cambiata nettamente in diversi suoi punti per affrontare al meglio i flussi migratori che interessano il nostro paese da anni.
Ad intervenire nella discussione è stato un assessore in quota Pdl della cittadina in provincia di Imperia, Diano Marina. Cristiano Za Garibaldi, questo il nome dello sconosciuto rappresentante del partito di Berlusconi che di nobile ha solo il cognome dell’eroe risorgimentale, ha affidato a Facebook, come già successo in passato, le sue dichiarazioni in cerca di una probabile breve notorietà. Il pidiellino non d’accordo con le dichiarazioni del ministro ha scritto in un post del social network: «Se la becco… Ma non frequento di notte il rettilineo di Ceriale». L’arteria stradale a cui si riferisce l’assessore è nella zona conosciuta per essere frequentata da prostitute.
L’ennesimo commento indecoroso di un esponente seppure ininfluente della politica italiana. Nei commenti al post, dove sono arrivati anche diverse prese di posizione dure contro la frase, l’assessore ha poi argomentato dicendo «Non è una questione politica. Sono contro qualsiasi legge salva chiunque. Il governo e la Kyenge si preoccupino di salvare gli italiani dalla super tassazione, da Befera e dal suicidio. I miei elettori e non solo i miei ne hanno le scatole piene». In serata sono poi arrivate le solite scuse di circostanza del pidiellino.