Dopo le polemiche scoppiate il giorno stesso della manifestazione, il comune di Roma passa alle vie di fatto sulla questione del palco montato dagli uomini del Pdl per il discorso di domenica di Silvio Berlusconi a via del Plebiscito. I vigili urbani hanno preparato una dettagliata relazione alla base dell’esposto presentato dal Campidoglio alla procura di Roma per danneggiamento del manto stradale dove è stato montato il palco che ha ospitato il leader del Pdl. Secondo i caschi bianchi capitolini ci sono tutti i presupposti per la violazione dell’articolo 635 del codice penale.
Così i vigili, inviati direttamente dal sindaco Ignazio Marino, hanno messo nero su bianco tutti i danni subiti dalla pavimentazione storica di via del Plebiscito. E non solo visto che già dalle prime ore successive alla manifestazione, diversi cittadini avevano fatto notare come per montare il palco fossero stati divelti dei segnali stradali. I danni alla segnaletica erano stati immortalati anche da un video che è girato sul web che ritraeva i tecnici segare dei pali dei segnali nella strada per permettere il montaggio del palco. Un atteggiamento inaccettabile per l’amministrazione comunale che ha subito adito le vie legali.
Lo stesso primo cittadino Marino, il giorno stesso della manifestazione, aveva annunciato via Twitter il ricorso alle denunce. Il sindaco, infatti, scrisse subito di non aver autorizzato alcun montaggio di palchi lungo la sede stradale e per questo motivo aveva immediatamente presentato un esposto in prefettura oltre che il giorno dopo avrebbe mandato i vigili a verificare lo stato dei luoghi per poi procedere a denunciare eventuali ipotesi di reato in procura. Esattamente ciò che è successo e adesso a finire nei guai sono gli organizzatori del sit in.