
Un bimbo di nove anni è ricoverato all’ospedale Santobono di Napoli in prognosi riservata dopo essere stato colpito dall’esplosione di un fucile calibro 35. Il padre gli aveva lasciato sparare un colpo con l’arma al poligono di tiro dove erano andati insieme. Il genitore ha lasciato il fucile nelle sue mani e quando il piccolo ha provato a premere il grilletto l’arma è esplosa provocandogli delle gravi ferite. L’unica nota al momento è quella che gli ha dilaniato la mano destra che da una prima analisi dei medici è già risultata compromessa.
La tragedia si è verificata in provincia di Salerno, a Pagani nel poligono di tiro cittadino. Lì si era recato il piccolo accompagnando il padre che si voleva andare ad esercitarsi con il proprio fucile regolarmente detenuto. Il genitore, 37enne di San Valentino Torio, sempre nella provincia salernitana, ha prima cominciato a sparare in presenza del figlio che poi gli ha chiesto di provare. L’uomo non gli ha opposto un divieto e anzi gli ha permesso di sparare alle figure. Una volta imbracciato il fucile però il piccolo è stato investito dall’esplosione al momento dello sparo ed ha subito delle gravi ferite.
Il piccolo è stato subito trasportato all’ospedale di Nocera Inferiore dove i sanitari gli hanno prestato i primi soccorsi per poi constatare la gravità delle condizioni e disporne l’immediato trasferimento all’ospedale Santobono di Napoli. Attualmente il bimbo è ancora lì ricoverato e i medici non hanno ancora sciolto la prognosi. Le sue condizioni restano gravi mentre il padre è stato denunciato a piede libero dai carabinieri così come il titolare del poligono.
E una grande sfortuna. Purtroppo sono cose che capitano. Ora non colpevolizziamo il padre che, già di suo, avrà un grande rimorso. Tanti in bocca al lupo al piccolino.