Latte avvelenato, pena di morte per i colpevoli


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Latte avvelenato
Latte avvelenato

Latte cancerogeno venduto alle famiglie oppure utilizzato per produrre formaggi. Stavolta la sofisticazione non è made in Sud ma nordica alla faccia del marciatore Alex Schwazer. Una raffica d’arresti ha stroncato la losca attività di un gruppo di criminali senza scrupoli specializzati nella commercializzazione di latte ad alto rischio e contaminato. Ci vuole la pena di morte per costoro.

Chiudiamoli in una cella e diamogli per nutrirsi soltanto il latte tossico che spacciavano a consumatori e produttori inconsapevoli dei rischi per la salute. In manette sono finiti responsabili di consorzio e di laboratori compiacenti. Entrambi hanno violato la legge, ma al tempo stesso hanno tradito la propria vocazione di produttori e scienziati. Con il cibo non si scherza, ma con il latte ancor di più. E’ il primo nutrimento per il neonato. Irrobustisce l’adolescenza. Accompagna l’età adulta e sostiene quella anziana. Ai poveri ed affamati non si nega mai una ciotola di latte simbolo stesso di solidarietà umana e purezza, di cibo sicuro e nutriente.

Chi manipola il latte per il proprio turpe profitto uccide l’umanità in senso fisico e spirituale. Merita dunque di perire con lo stesso veleno che ha propinato agli altri. Se le loro colpe saranno confermate in giudizio, condanniamoli a bere solo ed esclusivamente il latte cancerogeno; di certo ne avranno accumulate scorte a sufficienza. E speriamo li colpisca qualcuna delle brutte malattie che avranno cagionato agli altri con il loro comportamento criminale.