Molti hanno indicato il Samsung Galaxy S3 come una buona evoluzione della seconda generazione della gamma. La stessa cosa non è successa per il Galaxy S4, che rispetto al modello precedente, avrebbe ben poco dalla sua, eccezion fatta per il pool dei 9 nuovi sensori che ne migliorano ed arricchiscono l’esperienza d’uso quotidiana
Il salto generazionale da S3 ad S4 si è sentito molto poco, tant’è vero che le vendite dell’attuale top di gamma risentono in questo preciso momento storico della cannibalizzazione interna esercitata dal vecchio modello.
Samsung è stata finanche costretta a correre ai ripari, decidendo, probabilmente, di nonaggiornare il Samsung Galaxy S3 al firmware Jelly Bean 4.2.2 per spingere gli utenti ad acquistare l’attuale top di gamma, mantenendo così ancora evidenti e nette le differenze tra i due, altrimenti quasi annullate.
Vi ricordiamo che con Android 4.2.2 l’S3 è in grado di far funzionare Smart Pause e Smart Scroll, ma non Air View e Air Gesture. Sarà altrettanto impossibile permettere il pieno funzionamento di S-Health in quanto assenti a bordo i sensori di temperature ed umidità, così come non verrà concesso di adoperare il dispositivo come telecomando universale per la mancanza del trasmettitore IR.
Tutto sommato, in molti preferirebbero puntare sull’ex portabandiera, che poco o nulla di meno ha rispetto all’S4, flop dal punto di vista dell’innovazione, risparmiando ben 200 euro. Si può dire lo stesso del Samsung Galaxy S5? La casa sudcoreana difficilmente commetterà lo stesso errore, e si rimboccherà le maniche a partire dal design della futura testa di serie.
Uno dei concept più interessanti c’è sembrato essere quello che porta la firma di Bob Freking, che mostra il Galaxy S5 costruito in metallo impermeabile ai liquidi, fotocamera da 16 MP con stabilizzatore ottico d’immagine e spoglia del solito tasto centrale in luogo di tre softkey posizionati immediatamente sotto la banda sottostante del display (confermati i 5” 1080p). Presente anche il lettore di impronte digitali per aumentare la sicurezza della schermata di sblocco. Adesso sì che si comincia a ragionare.
