Se un primo momento i rappresentanti della Lega Nord si erano limitati ad insulti razzisti e ad opporsi alla sua nomina a ministro, adesso sono passati alla violenza personale. Contro Cecile Kyenge infatti, una consigliera della Lega Nord di Padova ha infatti postato uno stato su Facebook in cui si augurava che il ministro venisse stuprata, «perché capisse cosa si prova ad essere vittima di questo efferato reato». Il post è stato indirizzato al ministro di origini congolesi manco come fosse la principale causa di tutte le violenze di genere in Italia.
Eppure la consigliera di quartiere Dolores Valandro ha postato un nuovo stato in cui ha chiaramente chiesto ai suoi contatti: «Ma mai nessuno che la stupri». Un post shock che ha superato, se possibile, ogni limite incitando alla violenza contro la Kyenge. Il commento è stato postato dalla Valandro in calce ad un articolo di una rivista specializzata online che si occupava di crimini degli immigrati e che più in particolare parlava di una tentata violenza da parte di un africano verso una donna italiana. Così il commento scritto come una sorta di rivalsa o come se la neo ministro fosse responsabile per tutti i crimini fatti da stranieri in Italia.
Il web però non ha preso proprio benissimo le esternazioni della consigliera che è stata bersagliata da una serie di commenti al vetriolo. In questa occasione non l’hanno sostenuta nemmeno i suoi colleghi di partito, da cui è stata peraltro espulsa qualche settimana per vicende interne. A dissociarsi dalle sue affermazioni è stato il Capogruppo al Senato della Lega Nord, Massimo Bitonci che è anche il segretario della sezione di Padova dove la donna era iscritta.