Nello specifico, a detta di Weitz, Google avrebbe sì aperto nuove frontiere nel modo in cui vengono organizzate tutte le informazioni presenti sul web, ma, allo stesso tempo, a Mountain View sarebbero restati decisamente indietro nell’evoluzione del proprio algoritmo. Bing, infatti, ha deciso di fornire output di ricerca che, tramite il legame del motore alla piattaforma Facebook, fanno sì che si possa tener conto anche delle preferenze espresse dai rispettivi contatti. Quale sarà la risposta di Google?