Si tratta di un omonimo del fondatore di Facebook e, per questo motivo, nei giorni scorsi è stato cacciato dal social network più utilizzato al mondo. A dirla tutta, le ragioni dello staff di Zuckerberg (quello più giovane) avevano tutte le ragioni per procedere in questo modo, considerando l’elevato rischio di furti d’identità, ma, allo stesso tempo, l’avvocato è stato costretto non solo a contattare i propri amici, convinti di essere stati rimossi senza alcun motivo apparente ad inviare i propri documenti a Facebook per essere riammesso. Sarà la volta buona che il meno famoso dei due possa essere definitivamente accettato?