Nello specifico, secondo uno studio condotto su circa 57 Paesi che sono in via di sviluppo (con menzione particolare per il Malawi, sempre più distante dai fertilizzanti), pare che la produzione alimentare priva di elementi chimici e di energia relativa a combustibili fossili, possa addirittura raddoppiare nel giro di pochi anni, considerando l’aumento medio delle suddette aree è stato pari all’80%. Sarebbe questo il miglior presupposto possibile per affrontare l’aumento della popolazione mondiale, che portarci ad essere addirittura in 9 miliardi entro il 2050. Insomma, il futuro si prospetta all’insegna dell’agroecologia.