Non è bastato, infatti, il successo dell’applicazione, capace di invogliare 70 milioni di utenti in giro per il mondo a procedere con il download, per piegare la resistenza del team di Mark Zuckerberg. Nelle ultime ore è arrivata una sorta di spiegazione dal social network. Merito di Sean Ryan, direttore del settore di Facebook dedicato alle partnership con i produttori di giochi, che ha chiarito come Angry Birds non sia abbastanza “social” per essere annoverato nella famiglia della piattaforma, in quanto è impossibile concepire lo scontro tra due o più utenti.
Da Ciaoblog.net