Solo l’Italia, insieme al Lussemburgo, appare essere in notevole ritardo. Tutta colpa di quello 0,9% di ritardo, rispetto all’obiettivo del consumo finale lordo di energia da fonti rinnovabili (17%). Se a questo si aggiunge che anche in un mondo come quello relativo all’energia eolica non ce la passiamo meglio (molto probabilmente a causa del calo degli incentivi), è facile comprendere quale possa essere lo stato di salute del nostro Paese, nell’ambito della tutela dell’ambiente.