Il merito di questa potenziale svolta va attribuito a Giovanni ed Elena Casale, il cui scopo è stato quello di utilizzare un elemento come l’aloe, in modo tale da creare un pane commestibile e che allo stesso tempo fosse in grado di non assorbire il liquido prodotto dai vari alimenti. Le prime descrizioni sul prodotto evidenziano come il suo sapore sia decisamente simile a quello del pane tradizionale.
Da Yeslife.it