Da una prima ricostruzione dei fatti, è venuto fuori che il sistema di controllo interno utilizzato da Mark Zuckerberg, ha utilizzato nell’occasione parametri troppo rigidi per valutare il corretto funzionamento della piattaforma, rendendo così impossibile l’accesso al sito per oltre due ore e mezza. Nello specifico, durante la giornata di giovedì, si è verificata un’anomalia corretta di continuo dal software, senza che allo stesso risultasse risolto il problema. Come un cane che si morde la coda, Facebook non ha potuto fare altro che crollare.