ATTO DIMOSTRATIVO – Nessun attacco hacker o qualcosa di simile, ma solo l’ennesima dimostrazione, a detta di Bowles, sulla fragilità del social network, per quanto concerne la protezione dei dati di chi ha scelto di utilizzare il servizio. Immediata la risposta da parte di Mike Zuckerberg, a detta del quale le informazioni estratte, proprio per la loro natura pubblica, non possano generare critiche sui criteri protezione assunti dal sistema, anche perché gli stessi dati, a detta di Zuckerberg, sono già presenti sui motori di ricerca.
Da Bbc.co.uk