Che Overwatch abbia espanso a dismisura la propria lotta a tutti coloro che provano a fare i “furbetti” nel corso delle partite è ormai storia più che nota: già negli ultimi mesi i ragazzi di Blizzard hanno messo in piedi un sistema che consente anche agli utenti in possesso di una copia del titolo per PS4 o Xbox One di segnalare i comportamenti scorretti, un’operazione capace di ridurre in maniera significativa gli atteggiamenti “nocivi” dei giocatori più “eccentrici”, e che pian piano sta donando al titolo una rinnovata sobrietà.
Certo, di lavoro da fare ce n’è ancora, e proprio la settimana scorsa vi abbiamo riportato l’accorato appello di Jeff Kaplan, che chiedeva agli utenti di Overwatch di fare i bravi al fine di consentire agli sviluppatori di focalizzare meno le proprie attenzioni sul comparto anti-cheating e più su tutto quanto riguarda lo sviluppo di nuove feature e nuovi contenuti.
Ebbene, alla richiesta di supporto da parte di Jeff Kaplan si unisce quello che a tutti gli effetti risulta essere un diktat da parte di Blizzard in favore della sportività nel corso delle partite competitive di Overwatch: per bonificare infatti l’ambiente di gioco del proprio titolo, a partire dal prossimo 27 settembre, gli sviluppatori sono infatti pronti a calare l’impietosa ascia del ban permanente (o permaban, ndr) su tutti coloro che si macchieranno “crimini contro il gameplay”.
Non si tratta ovviamente di inflessibilità assoluta da parte dei developers, che prima di allontanare in maniera definitiva i giocatori dai propri server competitivi procederanno a due avvertimenti preliminari: il terzo sancirà l’impossibilità permanente di dare il via a un match competitivo. Il tutto sarà ovviamente consecutivo, e una volta ricevuto, l’avvertimento sarà permanente e cumulativo anche a distanza di diverse stagioni.
Tempi sempre più duri per chi su Overwatch non riesce proprio a rigar dritto: cheater avvisati, mezzi salvati.