E alla fine compromesso fu in Germania. I buoni propositi della Merkel, infatti, sono stati solo parzialmente accolti, almeno per quanto concerne l’energia nucleare. Se da un lato era scontato che l’addio alle centrali non potesse essere istantaneo, dall’altro va anche detto che l’ipotesi di un’imposta per le aziende impegnate in tale settore è stata definitivamente accantonata.
Le novità recenti, più in particolare, fanno emergere come l’addio alle centrali dovrebbe avvenire entro dodici anni, mentre, al posto della tassazione proposta dalla Merkel, ci sarà una somma (non si conoscono ancora i dettagli in merito) che le stesse aziende “nucleari” dovranno per forza di cose reinvestire nel settore dell’energia rinnovabile. Insomma, un compromesso che, almeno per ora, sembra fare tutti contenti.