Il Festival di Sanremo è nato come Festival della Canzone Italiana. Poi, piano piano, si è trasformato in uno show televisivo. Fino a diventare solo un affare di audience legata al gossip. Per questo deve creare le polemiche, dall’influencer che non influenza più, al capo di una nazione in guerra, a presenza di canzoni con testi gender, poligamia, porno e prostituzione, etc.
Da notare che non si parla affatto di canzoni in vista di questo Festival.
Negli anni ’80 ho avuto l’idea di filmare i backstage dei Festival. Mentre oggi da Sanremo vanno in onda una enormità di programmi e dirette, allora ero l’unico a farlo. Tutta la settimana facevo interviste e chiedevo ai cantanti di interpretare la canzone in gara e non solo. Poi dalle 4 di domenica mattina mi chiudevo nella stanza dell’Hotel Des Anglais, dove avevamo allestito un vero studio di montaggio, e con l’amico Gianni Gitti iniziavano a montare il programma “W Sanremo” di due ore che sarebbe andato in onda in prima serata il lunedì sera su Italia 1. Era una total immersion seduti davanti ai video registratori tra una montagna di videocassette. Ci alzavamo solo per andare in bagno. Ci portavano qualcosa da mangiare perché non potevamo interrompere il montaggio. Chiaramente rimanevo sveglio ininterrottamente dal sabato mattina fino al lunedì pomeriggio, 54 ore senza dormire, quando la videocassetta col montaggio finale partiva per Milano da dove sarebbe stata trasmessa. Il tutto sul filo dei minuti. Oggi le puntate integrali di quei “W Sanremo” le trovi su
Nel 1986 il programma è iniziato alle 4 e mezza del mattino al ristorante con Eros Ramazzotti dopo la vittoria del Festival. C’è il ritorno della Rettore. Raf commenta la foto dei Righeira nudi in copertina al mensile Tutti Frutti. Johnson Righeira rivela la notte passata con Enrico Ruggeri, che canta “Rien ne va plus” come fosse in manicomio, con accanto Andrea Rosi, che oggi è il direttore della Sony. Renzo Arbore, che fu il vincitore del Festival ma preferì arrivare al 2° posto, con l’amico Luciano De Crescenzo che dice che andando al Festival in gara ha toccato il suo punto minimo nella carriera. Poi c’è arrivo degli Spandau Ballet all’Ariston tra una folla di fans. Anna Oxa, a cui ho chiesto di cantare la sua splendida “È tutto un attimo”, accompagnata alla chitarra da Mario Lavezzi. Rossana Casale cantava “Brividi”. Fiordaliso telefonava con i gettoni (non c’erano telefonini) alla mamma per sapere com’era andata. Nino D’Angelo che ha parlato anche della festa che gli hanno fatto i fans del suo quartiere di Napoli quando è partito per andare a Sanremo. Gli Stadio che interpretavano “Canzoni alla radio”. Marcella che si dissociava dalle diatribe tra le cantanti presenti al Festival. Orietta Berti che commentava la sua canzone contro la guerra e Toto Cutugno che diceva che le sue canzoni erano solo popolari. Zucchero parlava di “Rispetto” e amicizia. Fred Bongusto era schivo e preferiva isolarsi con la chitarra anche in mezzo a tanta gente. Il tutto con gli intermezzi di Jessica, la mia bimba piccola.