Dopo il grande clamore mediatico suscitato dalla prima parte del documentario, che è stata fondamentale per avviare nuovi processi a carico del rapper, arriva Surviving R. Kelly II, la seconda parte della docuserie di Lifetime.
Portando all’attenzione pubblica, e dunque delle autorità, nuove accuse, dettagli inediti su casi già noti e testimonianze di numerose vittime, Surviving R. Kelly II proseguirà sulla scia della prima parte della docuserie esattamente un anno dopo: il secondo capitolo va in onda per tre serate, a partire dal 2 gennaio su Lifetime negli Stati Uniti (in Italia la prima parte è andata in onda sul Nove).
Già noto per i suoi comportamenti aggressivi e per i suoi rapporti problematici con l’altro sesso, in passato R. Kelly era stato assolto da un’accusa di pedopornografia nel 2008, ma la mole di testimonianze portata sullo schermo dal documentario Surviving R. Kelly ha ampliato notevolmente il campo delle accuse rivolte al rapper, finito sotto processo per numerosi casi di abusi sessuali, violenze fisiche e verbali, soprusi ai danni di donne (compresa la sua ex moglie) perlopiù molto giovani, di cui si è circondato negli anni riservando loro trattamenti inumani.
L’uscita della prima parte del documentario spinse anche molti artisti che avevano collaborato con lui a prendere pubblicamente posizione: Lady Gaga, ad esempio, ha ritirato dal mercato il featuring che avevano inciso insieme, Do What You Want, contenuto nell’album ARTPOP, che già all’epoca aveva fatto discutere per i contenuti sessisti (il video girato dai due, diretti da Terry Richardson, non fu mai rilasciato perché accusato di promuovere la cultura dello stupro). Il rapper e produttore discografico ha reagito accusando i colleghi che hanno rinnegato le loro collaborazioni di ipocrisia e scarsa intelligenza.
Il documentario ha innescato le inchieste dei pubblici ministeri di Chicago e Atlanta e delle autorità federali americane. Ora, un anno dopo, Surviving R. Kelly Parte II: The Reckoning mostra gli effetti della prima parte del documentario, esaminando cosa è accaduto negli ultimi 12 mesi che hanno visto R. Kelly finire in carcere in attesa di essere processato in ben tre stati americani. E si interrogherà anche su come sia stato possibile che solo ora queste storie siano finite in tribunale, dopo anni di “coperture” e favoreggiamenti. La seconda parte della docuserie include le testimonianze del giornalista Jim DeRogatis, che per primo ha parlato del video hard con una minorenne da cui scaturirono le accuse di pornografia infantile contro Kelly nel 2000 e che ha continuato a seguire il suo caso negli anni successivi. Ci saranno anche i commenti di dirigenti del settore musicale come Damon Dash e Mathew Knowles (padre di Beyoncé e manager delle Destiny’s Child), Tarana Burke, la fondatrice di #MeToo, l’attrice Sheryl Lee Ralph, la speaker radiofonica Angela Yee e la procuratrice della contea di Cook Kimberly M. Foxx, oltre a molti altri.
Ecco il trailer di Surviving R. Kelly Parte II: The Reckoning.: la sua trasmissione fa parte della campagna Lifetime Stop Violence Against Women, che prevede un servizio pubblico a sostegno delle vittime in collaborazione con RAINN, la più grande organizzazione americana contro la violenza di genere.