Cos’è il fotovoltaico plug and play e come funziona

Tecnologia domestica che sta prendendo piede a costi contenuti

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Il fotovoltaico plug and play sta prendendo sempre più piede tra le utenze domestiche, anche nel nostro paese. Cosa significa esattamente questa tecnologia, come funziona e quanto può farci risparmiare sulla bolletta elettrica?

Di cosa si tratta

Il mondo dei dispositivi elettronici ha introdotto per primo l’espressione “plug and play”, per indicare una tecnologia pronta all’uso senza (o quasi) alcuna operazione di installazione. In quest’ottica, proprio il fotovoltaico di questo tipo è una sorta di impianto portatile che può essere posizionato sulla ringhiera del balcone, in giardino o comunque su qualsiasi tipo di facciata, naturalmente con esposizione a sud senza alcuno sforzo. Proprio per la natura non fissa dell’impianto, non vanno richieste autorizzazioni e permessi neanche nei condomini e il pannello è subito collegabile all’impianto elettrico di casa.

Il pacchetto pronto all’uso contiene i pannelli fotovoltaici, l’inverter e le batterie. Esistono pacchetti più o meno avanzati della tecnologia, due in particolare ossia con o senza accumulatori (il secondo è più costoso ma permette di accumulare energia appunto in una certa quantità, senza dispenderla nella rete).

Come procedere?

L’installazione del fotovoltaico plug and play non supera, in genere, gli 800 W. Per procedere alla relativa installazione, è necessario inviare la Comunicazione Unica al proprio distributore di zona. Questo passaggio è fondamentale per ottenere il titolo abilitante per la connessione del proprio impianto e dunque la sua attivazione. Entro 10 giorni, l’operatore interviene per interventi sul contatore e altre comunicazioni speciali.

Quanto costano i pannelli e quanto fanno risparmiare

L’installazione di un pannello fotovoltaico plug and play ha un costo medio di circa 500-600 euro, anche se questa cifra può oscillare molto in base alla peculiare scelta tecnologica. Tenendo come riferimento un paio di pannelli da 350-400 W ognuno, si può ipotizzare una produzione annua pari a 450 kWh. Sulla bolletta, il risparmio annuale potrebbe arrivare fino ad un 20% sul totale dei costi per 12 mesi ma, naturalmente, questo valore subisce l’influenza di tantissime variabili.

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