28 anni fa lo scioglimento dei Take That portò migliaia di fan a chiedere supporto psicologico: cosa accadde

Il 13 febbraio 1996 Gary Barlow gelò tutti durante una conferenza stampa: "I Take That non esistono più". Perché la boyband si sciolse? Cosa accadde dopo?

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Era nell’aria, ma quando lo scioglimento dei Take That fu reso ufficiale dai diretti interessati molti adolescenti entrarono in un vortice di disperazione. Accadde un po’ come nei film già visti in cui si spera in un finale diverso. La boyband più famosa al mondo non sarebbe più esistita, avrebbe lanciato un Greatest Hits e ciascuno dei membri avrebbe intrapreso un percorso solista.

Lo scioglimento dei Take That

Il 13 febbraio 1996 Mark Owen, Gary Barlow, Howard Donald e Jason Orange convocarono i giornalisti in una conferenza stampa a Manchester, la loro città. Gary Barlow ruppe il silenzio e confermò i rumor: “I Take That non esistono più”. Calò il gelo. Poi continuò: “Voglio solo dire grazie a tutti per il supporto degli ultimi cinque anni, siete stati assolutamente fantastici con noi. Purtroppo le voci sono vere. How Deep Is Your Love (cover dei Bee Gees, nda) sarà il nostro ultimo singolo e The Greatest Hits sarà il nostro ultimo album”.

Una data, quella del 13 febbraio, che suonava grottesca: era il giorno del 22esimo compleanno di Robbie Williams, grande assente della conferenza. Robbie, infatti, aveva lasciato la formazione un anno prima una volta messo di fronte a un scelta dai compagni di viaggio: smettere con le turbolenze oppure rinunciare al progetto e al tour mondiale. Robbie Williams scelse per sé.

I numeri di emergenza per i fan

Contestualmente all’annuncio dello scioglimento, Mark Owen prese la parola e comunicò che era attivo un numero di emergenza per i fan bisognosi di supporto psicologico per la “tragica” notizia.

Come riporta Reuters, per quel servizio si adoperarono i volontari di The Samaritans. Nonostante la promessa di una carriera solista per ciascuno degli elementi, i fan dei Take That accusarono malissimo il colpo. Per questo tempestarono di telefonate le case discografiche, con alcuni che arrivarono ad offrirsi come intermediari per mettere pace tra i singoli membri.

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