Addio a Gigi Riva eroe omerico del calcio in bianco e nero. Anche i social applaudono il grande campione

Una vera bandiera senza avidità e tatuaggi ma con il silenzio dei pastori e le rughe dei minatori sardi

gigi riva

Il grande campione Gigi Riva


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E’ il giorno del commiato da Gigi Riva. L’Italia rende omaggio al grande calciatore ed all’uomo immenso. Gigi Riva, che si pronuncia tutto attaccato gigiriva, chiude il sipario dell’epoca del calcio in bianco e nero. Gigi Riva era, o meglio sarà per sempre, la bandiera del Cagliari che trascinò alla vittoria dello Scudetto.

Un’impresa quella di Gigi Riva e dei suoi compagni di squadra che ha da tempo lasciato la storia per approdare alla leggenda mitologica. Gigi Riva è un eroe omerico. Di quelli che il destino sembra relegare ai margini, ma che invece con il loro valore riescono a conquistare l’alloro della gloria imperitura. Oggi le bandiere nel calcio, ma anche in politica e nei sentimenti, non esistono più. I vessilli sventolano avidi verso le brezze più danarose.

Gigi Riva aveva il volto scolpito dai lunghi silenzi dei pastori, le rughe della fatica dei minatori, la limpidezza del mare, il silenzio di chi sa pesare ogni parola apprezzandone l’importanza. Niente tatuaggi, niente social, niente isterie. Solo lavoro e sacrificio per Gigi Riva che seppe anche risorgere da gravi infortuni.

Un campione nel senso più profondo del significato: il meglio dell’umanità era Gigi Riva da prendere come modello eterno di lealtà, tenacia, determinazione, capacità di spogliarsi dal pregiudizio. Anche il mondo social esalta Gigi Riva. Ed è un unanime trionfo anche tra le nuove generazioni. I nativi digitali applaudono Gigi Riva che stanno scoprendo in queste ore o che hanno conosciuto nel racconto dei nonni.

Una corrente emozionale che ci riporta alla notte dell’Atzeca del 1970. Dopo la sbarco sulla Luna, Italia-Germania 4-3 diventò il primo evento collettivo nazionale davanti alla televisione ancora in bianco e nero. L’Italia attraversata da enormi tensioni politiche e sociali, eravamo al principio degli Anni di Piombo, si ritrovò unita nel sostegno agli eroi dei 120 minuti di gloria. Ed il sinistro di Gigi Riva, rombo di tuono, è stata una scarica di adrenalina che ha attraversato la nazione esultante. Un abbraccio corale ed emozionante che coinvolse anche i bambini (oggi diventati uomini) che per una volta restarono svegli dopo Carosello. Un abbraccio per il quale diciamo ancora una volta Grazie a Gigi Riva.

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