The Hateful Eight di Tarantino, stasera in TV

Un western, un thriller o forse solo un Tarantino all’ennesima potenza. L’ottavo film di Quentin, sul piccolo schermo, perde forse la magnificenza della visione cinematografica dell’Ultra Panavision 70, ma riesce a raccontare perfettamente l’America e la società di oggi: odio ad alta intensità.


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Stasera in TV e in prima serata c’è il film di Quentin Tarantino The Hateful Eight.

Ha giurato di non girare più di dieci film, Quentin Tarantino. E noi speriamo che cambi presto idea, ora che siamo solo in attesa proprio del decimo capolavoro dell’ex enfant prodige di Hollywood, oggi tra i registi più apprezzati nel panorama del cinema mondiale.

The Hateful Eight è non a caso anche l’ottavo film del regista americano che continua a raccontarci il suo paese e la società in cui viviamo attraverso una storia e una sceneggiatura più che mai teatrale nel selvaggio, ma stavolta gelato west, più di cento anni fa.

LA STORIA

E’ l’alba di un nuovo giorno in Wyoming. Vediamo in primissimo piano un cristo in legno totalmente innevato, zoom out e il nulla cosmico attorno, solo una diligenza che a fatica si fa strada nella neve. La missione è portare in città una pericolosa fuorilegge, ma la tormenta non dà scampo. Sentiamo solo il vento e la colonna sonora del maestro Ennio Morricone. Per stessa ammissione di Morricone, le musiche sono quelle scartate nel lontano 1982 da John Carpenter per il film bocciato dalla critica internazionale e poi riconosciuto tardivamente come capolavoro cinematografico, La Cosa.

Poco male per Quentin Tarantino, visto che tra le sue reference per il film c’è proprio il film di Carpenter. Quelle musiche rispecchiano perfettamente la diffidenza reciproca che si respira in scena. Difatti dopo i primi trentatrè minuti, il tempo che impiega la diligenza ad arrivare a destinazione, passiamo il resto della visione all’interno dell’emporio di  Minnie, poco più di una baracca nel mezzo del nulla.

Nell’emporio Minnie non c’è, resta solo il suo stufato e qualcosa non quadra sin dall’inizio. C’è puzza di bugie, inganni e tradimenti tra gli avventori. Bisogna solo capire chi mente e perché.  Quell’emporio è come la tavola calda della scena iniziale de Le Iene, oppure come la taverna nel seminterrato di Bastardi Senza Gloria. Le cose importanti, quelle che alla fine ricorderemo dopo la visione, accadono lì.

IL FILM

In quello stanzone, da cui nessuno può uscire a causa della tormenta di neve, c’è l’America insieme ai suoi fantasmi. C’è la violenza che ha caratterizzato e caratterizza ancora la storia americana, sessismo e poi il razzismo che avevamo già visto nei precedenti lavori, soprattutto il settimo film di Tarantino, Django Unchained. Sopra ogni cosa, c’è l’odio. Non importa se l’odio perché donna, perché nero, messicano, sudista o nordista: E’ l’America baby.

The Hateful Eight è sicuramente un western, probabilmente thriller, forse persino un horror. E’ un omaggio agli spaghetti western di Sergio Leone, ai classici del cinema americano e al cinema dello stesso Tarantino. E’ tutto forse troppo spiegato. La sceneggiatura, pubblicata in anteprima online e che ha fermato il lavoro per molto tempo, è estremamente verbosa. Ritroviamo poi i cognomi che si inseguono di generazione in generazione, film dopo film, così come gli attori protagonisti che hanno fatto la fortuna della filmografia mondiale attraverso le loro indimenticabili  interpretazioni. In primis Samuel L. Jackson qui protagonista assoluto, poi Tim Roth, particolarmente magnetico in questo lavoro e poi un Michael Madsen più tenebroso che mai.

Una visione certamente da non perdere. Per vedere The Hateful Eight di Quentin Tarantino non dobbiamo far altro che sintonizzarci stasera, venerdì 18 agosto 2023, alle ore 21.20 su RAI 3.